Sono trascorsi ormai molti anni
da quando, nel 1974, il compianto Don Marcello Del Balio, uomo qualificabile
per le numerose doti e capacità intellettuali,
ideò e fece partire la prima edizione del Bravìo delle Botti. Con lui
alcune persone di buona volontà che, spinti dall’affezione al loro paese, si
misero in moto perché quest’idea divenisse realtà. Nel gruppo degli
organizzatori, composto principalmente da uomini, spiccavano già alcune donne.
L’entusiasmo comune che si percepiva in quegli anni era molto intenso. Allora
le Contrade contavano poche persone, le sole che vivevano dentro le mura, ma
tutti andavano d’accordo e si davano molto da fare. Le donne passavano
intere serate a cucire i vestiti per il
corteo storico, le bandiere e sferruzzando a maglia per fare le calzamaglie e
le casacche degli armati. In quegli anni non vi erano gli stands gastronomici
attrezzati e a norma come oggi.
Cucinavano ognuna nella propria abitazione, chi una cosa chi un'altra, e
poi mettevano le pietanze insieme. Era un modo di stare in piacevole compagnia
e la sera del Bravìo alla 22.00 tutti a casa, la festa era già finita. In
quegli anni poi c’erano pochi soldi. Andavano avanti a forza di mille lire che
elargivano i pochi contradaioli che in maggioranza erano pensionati. Ognuno si
ingegnava a fare un po’ di tutto a
seconda dell’evenienza guardando poco alla carica ricoperta, perché tutti erano
più cariche. Non vi erano le preoccupazioni di permessi e di normative da rispettare.
Si faceva e si correva il Bravìo spinti dalla voglia di stare insieme.
L’entusiasmo di allora l’ho
ritrovato e percepito nello sguardo dei piccoli spingitori e nella tifoseria giovanile durante la decima edizione dei “Piccoli Spingitori della Botte” organizzata
dalla Contrada di Talosa nel sesto memorial a Michele Lucci. I giovani
spingitori hanno spinto una botte adeguata alla loro tenera età in due giornate,
quella di sabato 29 e quella di domenica
30 giugno, dove hanno potuto, con la prima manche, percorrere una leggera salita
a cronometro e nella seconda manche intraprendere un circuito cronometrato con
penalità. Si sono distinti, nelle due
serate,per la Contrada del
Poggiolo, i due cugini Jacopo Parissi e Giovanni Guarino riportando in sede il premio, il Bravio dei piccini, un panno di
colore scarlatto dipinto dall’artista poliziana Laura Cozzani.
Sono convinta che l’evento“Piccoli
Spingitori della Botte” sia da tenere molto in considerazione da parte del
Magistrato e delle Contrade. E’ un evento da potenziare e da valorizzare
perché sono certa che possa essere un valido punto di partenza per creare vero
senso di appartenenza alle Contrade nelle nuove generazioni e stimolo a percepire il senso della corsa del Bravio in modo sano e personale. Non si
diventa uomini tutti in un giorno, ma gradualmente. Il percorso per diventare
veri contradaioli quindi si accompagna all’età.
E’ stato infine piacevole
colloquiare con alcuni bambini della scuola primaria e sentirli promettere che il
prossimo anno saranno piccoli spingitori anche loro. Piccole grandi promesse da
tenere quindi in considerazione e valorizzare.