“La superiora del
monastero di Santa Maria Novella, suor Agnese, che è santa, proprio ora è
migrata dalla terra!” –dicevano i lattanti ai genitori quando la santa lasciò
questa vita. Il rintocco delle campane
del Santuario Agnesiano, alle ore 22.00 del 19 aprile, annunciante la festa
solenne del giorno dopo e l’inizio dei festeggiamenti, pare voler ricordare
queste piccole voci. E’ un momento che si ripete da secoli ed è atteso con
gioia da molti.
Per i poliziani é ormai
una tradizione ritrovarsi al Santuario di Sant’Agnese, a partire dal 20 aprile,
per festeggiare, insieme alla Famiglia Domenicana di Montepulciano, la solennità
liturgica della santa ed iniziare il novenario in suo onore che si conclude con
la festa popolare del I maggio dove tutta la Comunità poliziana si riconosce in
una delle persone più illustri di questa ridente cittadina toscana.
Quest’anno i
festeggiamenti saranno ricchi di particolari eventi e momenti densi di
significato.
In primis vorrei parlare di tutti quei benefici spirituali che tutti noi acquisteremo partecipando alle funzioni religiose inserite nei giorni del novenario. Sono giorni di grazia durante i quali Sant’Agnese farà da intermediaria tra il Cielo e la terra a chi con cuore sincero si recherà ad omaggiarla. Non a caso “Sant’Agnese tra bontà e tenerezza” è il titolo prescelto per la conferenza di domenica 21 aprile delle ore 16.00 tenuta dal Padre Provinciale Daniele Cara.
In primis vorrei parlare di tutti quei benefici spirituali che tutti noi acquisteremo partecipando alle funzioni religiose inserite nei giorni del novenario. Sono giorni di grazia durante i quali Sant’Agnese farà da intermediaria tra il Cielo e la terra a chi con cuore sincero si recherà ad omaggiarla. Non a caso “Sant’Agnese tra bontà e tenerezza” è il titolo prescelto per la conferenza di domenica 21 aprile delle ore 16.00 tenuta dal Padre Provinciale Daniele Cara.
Vorrei sottolineare
anche il momento dedicato ai bambini delle scuole di Montepulciano che festanti si recheranno a fare il consueto
omaggio floreale. Anche i piccoli di Torrita Stazione e le loro famiglie,
guidati dal loro parroco don Roberto Malpelo e dai catechisti, verranno a
rendere omaggio alla Santa facendo una sorta di pellegrinaggio tanto caro al
cuore della nostra gente così prodiga per la devozione popolare e sottolineato
anche da Papa Francesco come momento che aiuta a crescere e a progredire nella
fede.
Vorrei pensare anche ai
malati che a lei ricorrono non soltanto durante il novenario ma tutto l’anno
anche attraverso i mezzi informatici e alle due Misericordie di Montepulciano e
di Chianciano Terme che con amore e prestevole servizio si occupano di loro. A
Sant’Agnese si rivolgono perché li aiuti e allievi il loro dolore offrendo a
lei anche la loro inoperosità.
In ultimo vorrei
chiedere a tutti di rivolgersi sempre a
lei per qualsiasi esigenza perché Sant’Agnese, ne sono certa, pensa sempre alla
sua gente. Sta a noi ricordare di invocarla, in fondo si legge sul suo cenotafio
lei è l’onore del nostro popolo.
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