Timidamente siamo
arrivati a Montepulciano, al Santuario di Sant’Agnese, sotto una pioggia
battente che per giorni ha minacciato a neve, per immergerci, per una giornata
intera, nella musica sacra di don Marco Frisina. Che gioia cantare con don Marco Frisina e che
bella compagnia! Lo stage promosso, voluto ed organizzato dal Vescovo Rodolfo e
dal Gruppo diocesano liturgico, ha visto il suo massimo momento nella
celebrazione eucaristica presieduta da Mons Cetoloni e concelebrata dai Padri
Cappuccini. “Un cuor solo e un’anima sola” recitano gli Atti degli Apostoli “un
cuor solo e una voce sola” è ciò che traspariva dal canto corale. Un canto che,
come ha detto don Frisina, innalza a
Dio e ci fa esprimere il nostro amore per Lui. Quanto è vera questa affermazione
l’ho sperimentata tante volte, riempiendomi anche gli occhi di lacrime nel
cantare certe composizioni interiorizzandone le parole. Cantare e/o suonare è
sì mettere a frutto e a disposizione della comunità il dono ricevuto, ma è
soprattutto una questione di cuore. E’
l’anima che si apre a Dio unendosi ai fratelli in uno slancio d’amore
ineffabile. Avrei voluto poter partecipare le parole di don Frisina e dei suoi
collaboratori ai tanti cantori e celebranti assenti. Che gioia è stata poi per
me e per Sabrina, laiche domenicane, permettetemi di dirlo, cantare un brano di Frisina sulle
parole di S. Caterina da Siena. Pareva che l’intero Santuario di Sant’Agnese
vibrasse tutto dalle fondamenta! Vibrazioni d’amore, mi auguro, abbiano
raggiunto un po’ tutti. Di certo queste note d’amore hanno colpito don Marco
Frisina che ha promesso di comporre in
onore della Santa di Montepulciano. Noi attendiamo fiduciosi, ma sappiamo di
certo che lo farà perché chi ha a che fare con i santi sperimenta uno stato
emotivo nuovo che lo porta o a tornare o a fare qualcosa per loro.
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