Lo
possiamo esclamare: “c’era una volta il Natale?”
Forse,
per fortuna, ancora no, perché sono soprattutto i bambini ad amare questa
festa, a volerla, a ricordarla, ad attenderla con trepidazione.
Per
loro è la ricorrenza più bella dell’anno, scrivono fiumi di parole per il
Natale legandovi le loro gioie, ansie, preoccupazioni, desideri e ricordi.
A
Gracciano di Montepulciano i piccoli dell’Oratorio e alcuni genitori, sotto l’occhio
organizzatore, attento e paterno di don Bala, hanno messo in scena il presepe
vivente in due serate, il 26 dicembre 2012 e il 1 gennaio 2013.
La
casa natale di S. Agnese è stata una cornice ideale.
Un
presepe semplice dove si riproponevano vecchi mestieri e si mostravano animali
da cortile, oggi sconosciuti a molto bambini, vero ed autentico, dove la compostezza e i veri valori trasudavano dalle
scene che l’occhio del visitatore non trascurava di ammirare, dove tutti sono stati protagonisti.
Il presepe di Gracciano rispecchiava benissimo la loro piccola comunità che è esempio di una grande famiglia, di quelle che oggi forse vediamo solo in alcuni rari film o leggiamo nei libri che parlano di “capoccia” e di “puderi” dove la solidarietà tra la gente regnava sovrana.
Il presepe di Gracciano rispecchiava benissimo la loro piccola comunità che è esempio di una grande famiglia, di quelle che oggi forse vediamo solo in alcuni rari film o leggiamo nei libri che parlano di “capoccia” e di “puderi” dove la solidarietà tra la gente regnava sovrana.
Personalmente
sono stata molto colpita da questo presepe per ovvi motivi che mi legano a
questo antico podere e a chi vi è nata e cresciuta nei suoi primissimi anni di vita: Sant'Agnese Segni.
Andandolo a vedere nelle due serate ho pensato alla mia cara S. Agnese e a quanto sarà stata orgogliosa di loro, della sua gente, per aver fatto rivivere nella sua casa paterna la
natività.
Orgogliosa anche perché molti di questi piccoli sono stati e sono miei alunni alla scuola primaria di Abbadia e vederli impegnati ad iscenare il presepe vivente apre il cuore alla speranza che ci siano ancora ragazzi pronti ad impegnarsi.
Bravi
continuate così! Avete fatto felice anche il Cielo!
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