“Tra Totona e
Totonella c’è la tomba del re Porsenna, tra Totona e Cappuccini c’è la Chioccia
coi Pulcini”! Quante volte abbiamo sentito questa filastrocca! E’ ormai
impressa nella nostra mente. Porsenna é stato un lucumone etrusco della città
di Chiusi, passato alla storia per il suo intervento militare contro Roma, a
sostegno di Tarquinio il Superbo che era stato tagliato fuori dal potere dalla
proclamazione della repubblica. Alcuni sono convinti che non sia mai esistito
anche se di lui scrivono sia Plutarco che Plinio il Vecchio e la tradizione
romana lo colloca intorno alla fine del VI secolo a. C. Cosa lega però
Montepulciano al re Porsenna che era di Chiusi? Forse il lucumone preferiva
Montepulciano perché l’aria era più salubre?!? Si narra comunque che si sia
fatto tumulare proprio a Montepulciano su di una quadriglia aurea completa di
cavalli dello stesso materiale. Del tesoro funerario di Porsenna pare facesse parte
anche la Chioccia coi pulcini. A Monza nel tesoro del Duomo c’è un gioiello d’oreficeria paleocristiana: una
chioccia d’oro con sette pulcini, forse donato alla regina Teodolinda. Ma cosa
rappresenta la chioccia coi pulcini? Le tesi sono molte e diverse: la
continuità della vita, la Chiesa che protegge i fedeli, un simbolo di fecondità
per la Regina; la Regina e le sette province longobarde? Nel nostro caso i
tombaroli hanno sempre cercato la tomba di Porsenna ed il tesoro ma vane, fino
ad oggi, sono state le loro attente ricerche. Abbiamo però un indizio
importante: la Chioccia non è certamente secca come quella nella favola della
“Gallina Secca”, ma satolla e tempestata di gemme preziose. Esce nelle notti di
luna piena insieme ai suoi mille pulcini, anch’essi tutti d’oro. Pigolano tutti
intorno alla madre e mai le si distaccano. Nessun uomo è mai riuscito a
prenderla perché le sue beccate sono feroci e il solo guardarla rende pazzi.
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