Lettori fissi

venerdì 4 novembre 2022

AULA MULTISENSORIALE ALL'ISTITUTO IRIS ORIGO DI MONTEPULCIANO

 All’Istituto Comprensivo Origo di Montepulciano si é inaugurata un’aula multisensoriale Snoezelen: una delle prime in tutta la nostra regione Toscana. Il progetto nasce da un’’idea di scuola con spazi dedicati allo sviluppo relazionale non convenzionale, partecipando nel 2018 al bando ausili della Regione Toscana e richiedendo i materiali e le strumentazioni per la sua creazione. Per la realizzazione pratica e le modifiche logistiche l’Istituto ha trovato, come sempre, la collaborazione del Comune di Montepulciano che ha sposato il progetto supportandolo con determinazione. L’emergenza Covid e piccoli ritardi nei lavori  hanno permesso di concludere il progetto solo da pochi giorni.  La Dirigente, Professoressa Caterina Mangiaracina, il personale dell’Istituto Origo ed i genitori ne vanno particolarmente orgogliosi.

Ma cos’è un’aula multisensoriale? L’idea parte dalla constatazione della peculiarità e ampia variabilità delle percezioni sensoriali nei disturbi dello spettro autistico. Nella percezione del mondo i soggetti autistici possono sperimentare ipersensibilità o iposensibilità a diversi livelli e ambiti sensoriali. La stanza multisensoriale può contribuire ad alleviare queste difficoltà attraverso stimolazioni visive e percettive, riequilibrando e rendendo più semplice la quotidianità. Le stanze multisensoriali sono ambienti realizzati con dispositivi più o meno sofisticati, che forniscono stimoli di tipo sensoriale: luci, colori, suoni, odori, vibrazioni, oscillazioni, è un approccio alla persona, una modalità di entrare in relazione con l’altro/a attraverso momenti di rilassamento e di stimolazione. Non si tratta né di un metodo, né di una terapia e ancora meno di una tecnica, ma piuttosto di una filosofia relazionale. Questo particolare approccio prevede la costruzione di una relazione sensibile tra il partecipante e l'«Accompagnatore» qualificato in un ambiente controllato, in cui sono offerte una moltitudine di possibilità di stimolazioni sensoriali, cercando di generare risposte basilari, stimolando i diversi canali sensoriali in modalità controllata  e generando diverse forme di comunicazione e  di interazione non convenzionali in uno spazio bello, rilassante e divertente. Il termine Snoezelen deriva dalle parole olandesi “snuffelen” (trovare, esplorare) e “doezelen” (sonnecchiare, pisolare), ma non è certamente da riferire a del materiale o a delle stimolazioni sensoriali, il suo significato è da stendere a un concetto di percezione sensoriale molto particolare e personale.  Con lo Snoezelen si agisce direttamente per graduare e modulare le sensazioni ricevute per ottenere un risveglio sensoriale e un’esperienza rilassante e piacevole, arrivando ad un livello emozionale profondo, quello dei ricordi e delle sensazioni. L’ambiente creato, i materiali e la relazione permettono un’apertura sensoriale tale da favorire l’interiorizzazione. L’attività si pone su un piano non verbale sollecitando il corpo: corpo e movimento, corpo in relazione con sé e con l’altro. L’aula é anche uno spazio concepito per creare un ambiente di stimolazione cognitiva attraverso la multi-sensorialità al fine di sviluppare le autonomie dei soggetti, migliorare e potenziare le competenze mnestiche, attentive, le relazioni sociali, la gestione delle emozioni e lo sviluppo dell’apprendimento didattico. Questa aula è adatta a ogni età e a ogni condizione psico-fisica. Si possono stabilire relazioni positive, ottenendo miglioramenti nell’area della motivazione, della concentrazione, della memoria e della coordinazione. Nelle persone con autismo il metodo Snoezelen riduce anche i sentimenti di angoscia, i comportamenti aggressivi e di autolesionismo, favorendo la calma, il rilassamento e la fiducia nell’ambiente; “Embodied Cognition”, ovvero all’apprendimento attraverso il corpo inteso come unità mente-corpo: quindi non c’è soltanto il cervello ad apprendere ed essere stimolato, ma anche il corpo attraverso il movimento, la percezione, i canali sensoriali.


Gli alunni dell’Istituto Origo, quindi, saranno esposti ad un ambiente “calmante”, “stimolante”, creato attraverso l’utilizzo di effetti luminosi, colori, suoni, musiche, vibrazioni e profumi  in un luogo accogliente, fatto di luci, colori, aromi, essenze, suoni, oggetti e immagini, all’interno del quale la persona viene accompagnata.

 

 

 

 

sabato 16 luglio 2022

 

CON L’ASINELLO IN CAMMINO


In questi giorni siamo soliti vedere nel nostro territorio piccoli gruppi di persone che accompagnati dai loro asini attraversano i nostri paesi attirando gli sguardi meravigliati di tutti noi. Sono giovani famiglie francesi pellegrine verso Assisi, città di pace e di concordia tra i popoli.  In un’epoca in cui si va tutti sempre di fretta senza distaccarci mai dalla comoda automobile colpisce molto il loro avanzare lento, ma sicuro. Giovani famiglie composte da un babbo, una mamma e tre o quattro bambini di età diverse, alcuni dei quali anche a “saccacéci”. Entrambi i genitori in una mano hanno la briglia dell’asino nell’altra il bambino anche se tutti, piccoli e grandi, hanno il loro bagaglio da portare. Una di queste famiglie ha sostato a Montepulciano nel Santuario di Sant’Agnese beneficando della confortevole accoglienza delle tre suore messicane domenicane di Maria amorevoli custodi del Santuario. Ci hanno riferito che sono partiti due mesi fa e, passo dopo passo, sfidando il caldo opprimente di questa estate, hanno percorso la Via Francigena per poi deviare per la Lauretana che li porterà ad Assisi. Lungo il cammino fanno delle soste e chiedono accoglienza come gli antichi pellegrini. Usciti dal periodo di Covid più restrittivo che ci ha visti rinchiusi nelle nostre case riempie il cuore vedere queste giovani coppie intraprendere il cammino a contatto diretto  con la natura.  Oggi poi va molto di moda fare cammini anche se, a mio avviso, si è perso lo spirito, l’idea fondante che li animavano. Queste famiglie invece hanno chiaro il motivo per cui lo hanno intrapreso incarnando seri principi e valori fondanti. Esse con il loro andare pacato e lento, ma in perfetta unione tra i vari membri esprimono chiaramente un rassicurante senso di speranza per un futuro comune più genuino. Queste famiglie pellegrine hanno inserito il loro pellegrinaggio nel cammino più lungo della vita assaporando la parte migliore di questa indimenticabile esperienza: quella di confidare sempre in Colui che accompagna e guida ogni nostro passo.     


sabato 1 maggio 2021

I miracoli dei Santi fanno “grandi” i piccini


 




Leggendo e rileggendo le storie dei Santi scopriamo sempre cose nuove, notizie non emerse da una prima lettura. Queste agiografie non sono ripetitive e tutte uguali come qualcuno può pensare, ma sono avvincenti ed istruttive. L’ascolto attendo dei bambini quando si narra loro qualcosa ne è la prova. Il mio maestro, Padre Cristoforo Testa, quando eravamo piccini e trascorrevamo molto del nostro tempo libero estivo al Santuario Agnesiano, soleva ripeterci di essere precisi nella narrazione su S. Agnese perché anche i piccoli particolari sono importanti e significativi per chi ascolta. -Tutto concorre… - diceva – come la Misericordia di Dio che si china su chi vuole Lui, indegni e peccatori, e non su chi si penserebbe noi, “meritevoli” e “giusti”. Ed è proprio così. Quest’anno ho notato un particolare in due miracoli su un bambino ed una bambina ottenuti grazie all’intercessione di S. Agnese: Meo il piccolo caduto dal pero e la bambina poliziana ferita al ginocchio a Chianciano. Furono due ferite gravi: una sulla schiena del piccolo, l’altra da taglio sul ginocchio della piccina. S. Agnese lasciò una sola cicatrice sul ginocchio della bambina perché, in futuro, tutte le volte che l’avesse guardata, si fosse ricordata che aveva compiuto un’azione senza il permesso della mamma: aveva tagliato il pane alla maniera dei grandi. Perché a Meo salito sul pero senza il permesso della mamma e caduto giù Agnese dal Cielo dopo averlo guarito non lascia la cicatrice come monito anche per lui? Sono stati i bambini a scuola a farmi notare questa diversità e loro stessi hanno trovato la ovvia soluzione: a Meo non lascia la cicatrice perché non sarebbe stato un monito efficace dato che non avrebbe mai potuto vederla sulla schiena. - Maestra, Meo non ha gli occhi dietro alla testa!  Vero, verissimo. W i bambini che spesso sono Maestri di verità!

giovedì 16 luglio 2020

GRACCIANO DI MONTEPULCIANO RACCOGLIE FIRME PER LE SUE POSTE


Il comitato di partecipazione di Gracciano Agorà sta raccogliendo firme affinché l’Ufficio Postale dalla frazione di Montepulciano sia riaperto secondo la scansione settimanale di tre giorni su sei. L’emergenza coronavirus ha concentrato in un solo giorno a settimana questo servizio creando, a detta dei residenti, lunghe file allo sportello con conseguenti disagi per l’utenza e sovra carico per il personale. Lo stesso Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, tramite un post su Facebook, fa presente alla cittadinanza: “Ho ricevuto da Poste Italiane la risposta alla mia lettera del 26 giugno con cui chiedevo il ripristino di tutti i servizi erogati prima dell’emergenza-coronavirus, in tutti gli uffici presenti sul territorio comunale. Con mia grande sorpresa, Poste Italiane afferma, tra l’altro, che gli uffici di Acquaviva, Gracciano e Valiano sono stati sottoposti a controlli (“monitorati”) dai quali non sono emerse criticità”. Poste Italiane, come tutti gli altri Enti nazionali o privati al servizio del cittadino, ha compiuto un grande sforzo organizzativo e logistico con l’intento di offrire i servizi in sicurezza all’utenza e ai propri dipendenti, ma ora è tempo di ripristinare dato che è un’infrastruttura vitale per il sistema dello Stato. I servizi che offrono gli uffici postali sono necessari e non voluttuari. Sono operazioni, anche le più ordinarie, impegni che il cittadino non può disattendere pena l’aggravio di spese e oneri su quanto eventualmente non pagato alle scadenze previste. Il Sindaco Angiolini con lo stesso post fa inoltre presente: “… la dirigenza delle Poste sottolinea che le soluzioni adottate non sono definitive, dà atto che, proprio a seguito della mia richiesta, il suddetto monitoraggio proseguirà con costanza al fine di programmare definitivamente la data dell’aumento dell’offerta degli Uffici”. - Ci auguriamo – affermano gli abitanti di Gracciano - che il suddetto monitoraggio porti i suoi buoni frutti e non diventi una ridefinizione ridotta di questi servizi essenziali.

sabato 13 giugno 2020

Mia cara Montepulciano....

Silvana, una cara amica che vive in Canada, ma possiede una casa a Montepulciano ha voluto scrivere due poesie e dedicarle a Montepulciano al tempo del COVID -19. Da Lontano ci ha seguito sul web sentendosi vicina alla sua cara Montepulciano.  Si è voluta servire di questo blog per parteciparle ai lettori


Fase uno...Tutto chiuso
Nebbia fissa, fiocchi di neve
giù di sotto San Biagio non si vede.
Piazza Grande melanconica
turisti, artisti e registi, son’ spariti.

Vie di Gracciano, di Voltaia, e dell’Opio..
del futur  pensierose.
Usci puliti, case silenziose,
e il Nobile aspetta la degustazione.

Restate a casa! - il Sindaco della Perla raccomanda -
Perché è questo maladetto virus che ci comanda!
Giorni, settimane, mesi lunghi
gli occhi d’ Angiolini  non son’ mai chiusi.

Mascherine via come il pane.
A  Nottola  guanti, disinfettanti….
ma, per fortuna, pochi malati!
E i vecchi non li avete abbandonati.

Fase Due ...Piano riapertura

Profumo di caffè ai bar del Poliziano
e i parrucchieri pronti a togliere gli anni.
Autocertificazione nel cestino.
Questo sì che è molto bellino!

Sul banco tornerà anche lo zaino
e sulla lavagna un Buongiorno agli alunni.

Ma strette di man’ ancor’ non si fanno.
E la Botte in salita, sarà per un altr’anno.

 Silvana Saccomani

martedì 9 giugno 2020

Gli Insegnanti salutano gli Alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di Montepulciano


Si è appena concluso un anno scolastico che nessun insegnante avrebbe mai immaginato di dover sperimentare... per portare avanti la didattica, favorire gli apprendimenti e la  nostra vicinanza, a fianco dei genitori che ringraziamo infinitamente, siamo stati  operativi ed attivi soprattutto con il digitale e la tecnologia. Al termine di un percorso scolastico durato cinque anni ci salutiamo utilizzando queste parole e le affidiamo alla tecnologia per farvele arrivare ....ma  continueremo a sognarvi...


Carissimi Bambini/e,
questi cinque anni passati insieme sono stati speciali. Voi ci avete insegnato tante cose. Speriamo di avervi fatto scoprire qualcosa di importante e di utile per la vostra vita.  Siete stati per noi una classe speciale. Abbiamo condiviso tante esperienze belle e travolgenti ed anche per questo non vi dimenticheremo mai. In questi anni vi abbiamo pensato molto: eravate il primo pensiero al mattino e l’ultimo alla sera prima di andare a dormire. La maggior parte di ciò che abbiamo vissuto lo custodiremo in noi come un grande dono.  Ci mancherete. Vi scriviamo pensando a quel che da settembre avverrà, in un tempo della vostra vita che non ci vedrà più fisicamente accanto a voi. Quando andrete alla Scuola Secondaria di I grado vi ciminterete in nuove sfide e vi accosterete a nuove scoperte. Non temete di ricordare tutte le fatiche che avete superato in passato; i risultati che avete raggiunto vi hanno rafforzato e gratificato. Con il vostro impegno e la vostra tenacia siete riusciti a fare tanto ma molto ancora dovrete fare.
Vi auguriamo di essere sempre circondati da amici con cui andare lontano. Colorate la vostra e l’altrui vita di sorrisi. Siate sempre felici, conquistatevi la felicità giorno dopo giorno.
Non escludete mai nessuno, ma siate accoglienti, collaborativi, giusti e tolleranti.
Scoprite quale posto volete occupare nel mondo senza la presunzione di voler essere importanti, ma abbracciando la mitezza, l’umiltà e la semplicità senza assomigliare a degli stereotipi ma cercando di essere sempre voi stessi perché ognuno di voi è unico ed irripetibile.
Curate e coltivate le vostre passioni vi aiuteranno a realizzarvi nella vita. Non accontentatevi del superfluo e delle banalità, portate avanti i vostri progetti. State lontano da ciò che è negativo e dannoso per voi, impegnatevi a realizzare ciò in cui credete.
Noi continueremo a sognarvi perché come diceva un pedagogista: - Ciascuno cresce solo se sognato!
Questo non è certamente un addio perché potrete sempre contare su di noi. Sapete dove trovarci. Pensateci ogni tanto! Portateci nella vostra memoria, abiteremo lì in un angolo recondito dei vostri ricordi, ma occupando questo posto privilegiato, saremo sempre lì accanto a voi tutte le volte che progetterete, vi realizzerete…
Siate persone capaci di amare. Vi ricordate la frase con la quale ci siamo conosciuti il primo giorno della I elementare quando abbiamo iniziato il nostro viaggio?  “Il segreto dell’educazione è l’amore” vi dicemmo. La piantina che vi donammo il primo giorno di scuola continuerà a crescere!
Vi salutiamo con un inteso abbraccio come la vita  che sogniamo per voi.
Con amore,
I vostri Insegnanti

giovedì 30 aprile 2020

LA FIERA DEL I DI MAGGIO NEL TEMPO E AL TEMPO DEL CORONAVIRUS


Gli Statuti di Montepulciano del  1337 sono una fonte preziosa per rintracciare la nostra memoria storica. A proposito della Fiera del I° di maggio si legge nel  I° Statuto:

XXXII – FIERA DELLA FESTA DELLA BEATA AGNESE- RUBRICA
Si è stabilito e si ordina che il primo di maggio, quando si usa celebrare la festa della beata Agnese, già badessa del monastero di Santa Maria Novella fuori porta di Gracciano, e il giorno precedente e quello seguente si tenga una fiera di bestiame, mercanzie e altre cose presso il monastero, nella zona circostante il monastero stesso, nella città di Montepulciano e negli altri posti dove sembrerà opportuno ai signori Cinque. Si facciano bandi per la città di Montepulciano dieci giorni prima dello svolgimento di questa fiera e i signori Cinque la notifichino con lettere del comune alle terre e alle città vicine e circostanti perché tutti quelli che vogliono prendere parte a questa fiera possano farlo liberamente e in sicurezza, arrivando, fermandosi e tornando indietro con le loro cose per tutto il periodo suddetto. Rappresaglie e debiti di qualunque tipo non potranno essere di ostacolo alla partecipazione, né si potranno fare sequestri di cose o arresti di persone contro chi partecipa alla fiera. Non potranno però godere di tali garanzie i banditi per malefizio del comune di Montepulciano, i falsari, gli scippatori, i ladri e altra gente di cattiva fama e condizione.  In occasione di questa fiera si eleggano, allo scopo di rendere giustizia, ufficiali e custodi della fiera, con salario e dotazione identici a quelli previsti per la fiera di San Giovanni nel mese di agosto.
Al IV LIBRO DEL SIGNOR SINDACO SUI CASI STRAORDINARI si legge inoltre:
CLXXXI OFFERTE DA FARE PER LA FESTA DI SANT’AGNESE –RUBRICA
Si è stabilito che al primo di maggio, giorno nel quale è antica usanza celebrare la festa di Sant’Agnese, un tempo badessa del Monastero di Santa Maria Novella fuori porta di Gracciano, siano fatte offerte a questo monastero nel modo seguente. Nel giorno della festa i signori Cinque  insieme con il signor podestà, il signor sindaco, il giudice e l’assessore e gli altri pubblici ufficiali forestieri del comune dovranno recarsi alla Chiesa del Monastero con un cero adeguato, del peso che sembrerà opportuno ai signori Cinque. E anche i rettori di ognuna delle contrade e frazioni, nel giorno della festa, dovranno recarsi alla chiesa con un cero del peso che sembrerà loro conveniente per offrire il cero stesso.
Dai libri agiografici su S. Agnese e dalle Cronache del  Santuario si specifica:
CULTO E MEMORIE DI S. AGNESE
S. Agnese fu solennemente canonizzata il 12 maggio 1726 dal santo papa domenicano benedetto XIII, ma si cominciò a solennizzare da subito la Santa Poliziana il I° maggio con grande concorso di popolo, anche se non si poteva dire l’ufficio  e la messa in suo onore. Concessione quest’ultima fatta da papa Clemente VII nel 1522.
LE TRE CHIAVI
Il corpo di S. Agnese circondato di crescente venerazione dai poliziani nel 1539 fu traslato all’altare maggiore dalla stanza della Santa, dove era custodito dall’epoca della morte. Fu in questa occasione che fu messo un altro bellissimo cofano di legno scolpito ed dorato con sopra la statua giacente della Santa. Il cofano in legno di noce intarsiato. Si legge infatti nel libro scritto dal Padre Sordini Mariani  nel 1606 si ordinò che si facesse una cassa grande di noce à foggia di sepolcro, con alcuni intagli messi à oro, e di dentro rigiratola dun’ ermisino incarnato, vi collocarono per mano dei padri di quel Convento il Corpo di S. Agnesa: e di sopr’alla cassa, vi posero una statua rappresentante S. Agnesa morta, in abito di Monaca di S. Domenico, E acciò si conservasse quel corpo in maggior venerazione, si formò un Decreto fra la Religione (Ordine Domenicano), e la comunità che si facessero tre chiavi; quella di mezzo che è la principale la tenessero i Padri come legittimi possessori de’ quali è il Dominio diretto di tanta Reliquia, e l’altre due le tenessero i Rappresentanti della Comunità, di cui è la protezione dell’istessa.

Dalle Cronache si legge che il Consiglio di Montepulciano decise nel 1604 di aprire la cassa di noce che conteneva il corpo mortale di S. Agnese tre volte l’anno: per l’Assunta (15 agosto), il 20 di aprile (festa solenne di S. Agnese), e il I° di maggio (festa popolare di S. Agnese), ma i padri contrariati dichiararono di non sentirsi legati a queste limitazioni e che avrebbero aperto la cassa che conteneva il corpo della Santa, sentito il parere favorevole della parte civile, tutte le volte che fosse stato necessario in qualsiasi momento dell’anno come fu fatto la stessa sera della discussione quando arrivarono due confratelli da Siena e desiderarono vedere S. Agnese e glielo permisero. Si arrivò dunque ad un accordo tra i padri e la Comunità.
Le tre chiavi, usate simbolicamente per aprire l'urna della Santa da un Padre Domenicano, dal Sindaco e dal Reggitore delle Contrade, rappresentano, oggi più che mai, tutto il popolo poliziano. Sono segno indiscutibile di speranza, di unione, di appartenenza di un'intera Comunità comunale. Una tradizione  che si rinnova ogni anno e va oltre un mero significato storico folcloristico. 
La fiera del I° di maggio, diversamente da quella più importante dedicata ad agosto S. Giovanni Decollato che durava 5 giorni,  è rimasta nel tempo. È la stessa la motivazione per cui viene indetta: a onore di S. Agnese, vanto del popolo poliziano. È la stessa la collocazione: intorno al Santuario Agnesiano.  È diversa la durata:  oggi si colloca in una sola giornata, un tempo in tre. È stata recuperata da alcuni anni la cerimonia delle Tre Chiavi inserendola negli Statuti delle Contrade come momento importante e significativo per l’intera Comunità cittadina e l’usanza di dare, il I° di maggio oltre che il 15 agosto, l’acqua di S. Agnese  per i malati nel corpo e nello spirito. Non ci è dato sapere da dove provenisse quest’acqua: dai Bagni di S. Agnese a Chianciano Terme? Dal pozzo che era collocato nel chiostro del Santuario Agnesiano? Sappiamo che veniva benedetta, ce lo scrive il Padre Sordini Mariani nel 1606, con la crocettina appartenuta a Gesù Bambino oggi custodita nel Santuario Agnesiano ed avuta da S. Agnese durante una visione la notte dell’Assunta.  Solo quest’anno per l’imperversare della pandemia del coronavirus, la fiera non viene svolta. Per i poliziani e non solo era un appuntamento importante, calendarizzato nel cuore. Mi sono chiesta se in altri momenti storici, guerre, epidemie … abbia subito delle interruzioni.  Sarebbe interessante saperlo.