Lettori fissi

venerdì 29 giugno 2012

LA FESTA DELLA MADONNA DEL CERRO

La sentita e rinomata festa alla Madonna del Cerro in località Tre Berte nel comune di  Montepulciano è in dirittura di partenza. L’evento giunto alla XII edizione si snoderà nei giorni del 6, 7 e 8 luglio per riprendere il 12, 13, 14 dello stesso mese ed ha un programma ricco e ben assortito per tutte le età. Domenica 8 luglio, durante la celebrazione eucaristica delle ore 10,00, verrà posta a dimora l’immagine raffigurante la Madonna del Cerro a cui gli abitanti del luogo sono molto legati. La festa è allestita su di una collina in un luogo particolarmente bello immerso nel verde di cerri secolari ed è dedicata alla “Madonna del Cerro” a motivo di un miracolo che accadde ad un abitante del luogo che recandosi nella vicina S. Albino fu salvato dalla Vergine durante un temporale da un ramo di cerro cadutogli addosso. A motivo della grazia ricevuta il miracolato probabilmente fece erigere l’edicola a ricordo. L’unica raffigurazione della Madonna del Cerro  è conservata nel Santuario a Lei dedicato nel Comune di Sassoferrato ed è particolarmente significativo che il demonio ai piedi della Vergine sia raffigurato come un cinghiale. I cacciatori di Montepulciano amano anche chiamare la Madonna del Cerro “Madonna del Cacciatore” alcuni di loro probabilmente ignari di questo particolare iconografico. A loro  comunque si deve l’onore e il plauso di animare questa festa così popolare e vicina al cuore della gente. Hanno saputo coniugare la caccia con la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente, le tradizioni,  l’amore e la dedizione per l’agricoltura amalgamando bene il tutto con stand gastronomici, esposizioni, gare, spazi giochi dedicati ai bambini  e tanta musica. Il loro è un lavoro di squadra fatto di generosità e di senso di appartenenza come facevano i nostri vecchi quando tra poderi si aiutavano sempre e comunque.

venerdì 22 giugno 2012

EUGENIO FINARDI A MONTEPULCIANO


Montepulciano ospita questa sera 23 giungo alle ore 21,30 in Piazza Grande il concerto di Eugenio Finardi. L'evento si colloca all'interno del Congresso Nazionale di Cittadinanzattiva, in corso a Chianciano Terme. Cantante, autore, chitarrista e pianista Eugenio Finardi è nato a Milano nel 1952 e cresciuto in una famiglia “musicale” (la madre cantante lirica americana, il padre tecnico del suono). Fin da bambino mostra uno spiccato talento per la musica tanto che a nove anni incide il suo primo disco: una canzone per bambini “Palloncino rosso fuoco”. Sono comunque gli anni Settanta i  suoi anni migliori quando entra in contatto con Claudio Rocchi, gli Stormy Six e inizia a collaborare con loro e con altri come session man  facendosi contemporaneamente notare come cantante. Con il Pacco è uno dei protagonisti del Festival di Re Nudo a Zerbo. Nel 1972 firma il suo primo contratto discografico con la casa discografica fondata da Battisti e Mogol, Numero Uno, dove “militava” anche Demetrio Stratos. Nel 1973 pubblica un 45 giri con due brani in inglese “Hard Rock Honey” & “Spacey Stacey” che presenterà tra l’altro sul palco del primo Festival del Parco Lambro. Quando Demetrio Stratos fonda gli AREA e passa alla Cramps di Gianni Sassi, vuole con sé anche Finardi, e con questa etichetta realizza nel 1975 il suo primo album, “Non gettare alcun oggetto dai finestrini”, un disco rock italiano che si distacca dalla corrente produzione in quanto unisce l’arte dello scrivere canzoni con il rock, non puntando, insomma, sul genere progressive che dominava la scena del rock italiano di allora. lIl popolare cantautore milanese riparte proprio da Montepulciano con la seconda parte del suo tour “Nuovo Umanesimo”.Gli anni Settanta in Italia, gli anni degli inizi di Finardi, hanno evidenziato una stagione politica tra le più drammatiche della prima Repubblica che ha visto contrapposte l’estrema destra e l’estrema sinistra, il rosso e il nero. Mai come in quegli anni questi due colori hanno finito per dividere e accecare centinaia di migliaia di giovani di più generazioni, che si sono odiati e combattuti senza esclusione di colpi, trascinando il nostro Paese quasi alle soglie di una guerra civile. Una violenza che nasce nei cortei e nelle piazze, che diventa sempre più cieca, anche se ammantata di grandi ideologie.Finardi, con il suo tour, propone un nuovo Umanesimo in un "secolo ormai alla fine, saturo di parassiti senza dignità, che spinge solo ad essere migliori con più volontà" per dirla con le parole di Battiato.

giovedì 21 giugno 2012

DONA IL TUO PLASMA

"“Ogni donatore è un eroe" é’ lo slogan scelto dall'’Organizzazione Mondiale della Sanità per  il 2012 la giornata dedicata alla donazione del sangue.Il Monoblocco di Nottola domenica 24 giugno apre le porte alla propria sezione trasfusionale. Dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.00 gli operatori del settore saranno attivi sia per dare informazioni precise sulla cultura della donazione volontaria sia per effettuare i prelievi.  Nel 2011 le sezioni trasfusionali di Poggibonsi e Montepulciano hanno totalizzato circa ottomila atti di donazione di sangue intero (3037 in Val d’'Elsa e 4950 in Val di Chiana) e più di 1300 sono state le donazioni di plasma, la componente liquida del sangue. -Incrementare la donazione di plasma - affermano Elena Consolmagno e Franca Mancuso, responsabili delle Sezioni Trasfusionali di Nottola - è una priorità per raggiungere la piena autosufficienza, secondo gli obiettivi fissati dalla Regione Toscana. - Donare il sangue può davvero salvare una vita o addirittura più vite. Se nessuno lo facesse, molti bambini malati li leucemia non potrebbero sopravvivere, così come le persone in gravi condizioni dopo un incidente. Inoltre il sangue offerto può servire ai  pazienti che subiscono un'operazione chirurgica, nel corso di qualsiasi intervento può diventare necessario, a giudizio del medico anestesista e dei chirurghi, trasfondere al paziente globuli rossi concentrati o plasma o talvolta piastrine. - “Donare plasma” -prosegue Mancuso - “è inoltre un atto che può essere compiuto, per più volte all'’anno, anche da chi ha valori di emoglobina bassi infatti, del sangue donato viene trattenuta solo la parte liquida, il plasma appunto, mentre i globuli rossi vengono ‘restituiti’ allo stesso donatore immettendoli nuovamente in circolo”. -


lunedì 18 giugno 2012

PICCOLI CONTRADAIOLI IN ERBA

A giorni partiranno a Montepulciano i corsi di Piccoli Sbandieratori e Tamburini" che le Contrade organizzano per i più piccoli in vista della gara che si svolgerà in occasione della festa di S. Donato. Iniziativa lodevole e sicuramente impegnativa che vede gli organizzatori e soprattutto i maestri, spesso dopo una lunga giornata lavorativa,"sudare le sette camicie" dietro a questi piccoli allievi. Queste attività estive permettono ai bambini di essere impegnati in qualcosa e di legarsi alla loro Contrada partecipando alla vita attiva della stessa. Per molti di loro la propria contrada é tutto. La contrada dovrebbe essere un territorio, un popolo, una sede, un organismo democratico, una bandiera. E' una piccola patria  alla loro portata. Ecco perché il Bravio, come tutte le manifestazione legate alla vita di contrada, non dovrebbe essere un semplice folklore, ma dovrebbe essere vissuto con il cuore.Sarebbe allora molto bello ed auspicabile che le Contrade di Montepulciano, attraverso giovani contradaioli ed adulti disponibili, organizzassero anche altre attività estive per i più piccoli come, per esempio viene fatto a Siena. La contrada dell'Onda ha i  Piccoli Delfini un gruppo dei giovanissimi che, da 0 a14 anni, viene affidato ai Provveditori, i quali iniziano le “nuovissime leve” alla vita della Contrada, ai suoi simboli, alla sua cultura, alla sua memoria storica con iniziative socializzanti, momenti ludici e di formazione personale, vacanze e giornate create appositamente. L'Ondeon é una manifestazione teatrale per i bambini e con i bambini delle varie Contrade, che ha visto la nascita proprio nell'Onda, con grandissimo successo pluriennale. Grandissima attenzione viene data, ovviamente, all'inserimento dei giovanissimi nel contesto del Palio, sia durante tutto l'anno, sia durante i giorni della carriera stessa, nell'ottica di cementare il gruppo. Gli appuntamenti “classici” dei Piccoli Delfini iniziano il 6 gennaio, con la Festa della Befana, per poi arrivare alla Festa di Carnevale e a S.Giuseppe, con la realizzazione e la vendita dei Carretti con le pine. La primavera di norma è dedicata alla messa in scena di “Ondeon” (negli anni pari) o alla partecipazione ad iniziative ludiche e culturali promosse dal Coordinamento dei Piccoli delle Contrade (un organismo spontaneo che riunisce gli addetti ai piccoli di tutte le contrade), e questo avviene negli anni dispari. Il mese di giugno è dedicato alle iniziative collegate alla Festa Titolare: battesimo contradaiolo, rientro della comparsa, pomeriggi di giochi e cene. I giorni del Palio, quando l'Onda corre, vedono impegnati i Piccoli Delfini nella colazione in strada prima della Tratta, nella visione della Prova Generale in Palco, nella partecipazione alla Cena della Prova Generale al tavolo preparato appositamente per loro, nelle iniziative proposte via via dai Provveditori. Da non dimenticare che i Piccoli Delfini sono i “protagonisti” nella Processione del 14 agosto, quando vengono portati in Duomo i ceri offerti in onore di Maria Assunta in Cielo. Gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre sono dedicati al Campo Scuola, mentre l'8 settembre c'è la Festa dei Tabernacoli, in occasione della quale si addobba uno dei Tabernacoli dedicati alla Madonna presenti nel territorio, si va per la città a fare la tradizionale raccolta di offerte  (l'accatto) e si cena in strada. Il periodo che va da ottobre a dicembre è dedicato alle iniziative che di volta in volta i Provveditori comunicano (cene, pomeriggi di giochi, gite...) e durante le feste natalizie viene organizzato, assieme alle altre contrade, un mercatino di beneficenza. Le iniziative che riguardano i Piccoli Delfini non si fermano però qui: partecipazione a iniziative delle consorelle, gite, merende, giochi, iniziative culturali, naturalmente adatte ai bambini.
Di spunti ce ne sono veramente tanti!

venerdì 15 giugno 2012

IL RAME IN UNA STANZA

Il rame é l'elemento chimico di numero atomico 29 e simbolo Cu. Con ogni probabilità il rame è il metallo che l'umanità usa da più tempo: sono stati ritrovati oggetti in rame datati 8700 a.C. A Montepulciano é sempre un piacere passare a salutare Cesare Mazzetti nella sua bottega, vederlo lavorare e sentirlo raccontare la storia della sua lunga  tradizione familiare nella lavorazione di questo materiale.  A lui piace raccontarsi alla gente offrendo uno spaccato di vita familiare che percorre quasi due secoli. - Alla fine del 1800 mio nonno, non potendo più fare il contadino per una caduta da una quercia, tornò in paese ed essendo appassionato della lavorazione dei metalli, cominciò a battere il rame. Comprava il grezzo da una fonderia del Gran Sasso e modellava i paioli. Poi acquistava vasellame, da finire, a Barga (Lucca) e le lucerne fiorentine a Firenze.Mio nonno lavorava e mia nonna iniziò ad andare ai mercati vicini per vendere. Avevano il calesse con cavallo. Poi, dopo diversi anni, furono i primi a Montepulciano ad acquistare un camioncino: il 101 Fiat. Nel 1903 mio padre era ragazzetto e mia nonna lo mandò a imparare il lavoro di fino da Mastro Ramaio "Ghiotto". Imparò con passione a fare brocche, pentole, padelle, vasellame, piatti artistici.Mia nonna pagava, al Mastro Ramaio, 10 soldi la settimana, per fargli imparare il mestiere di fino. Nacque così la Rinomata Rameria Mazzetti. Avevano la bottega in Via Garibaldi: sotto battevano il rame, e sopra esponevano e vendevano. Aprirono poi una succursale di vendita a Chianciano. Nel frattempo, il maestro di mio padre morì, e mio padre comprò tutti gli arnesi, i punzoni, le incudini, le forgie, i torni ...ancora oggi li conservo gelosamente e ci lavoro il rame. E' ancora funzionante la forgia a pedale, con la chiocciola per il vento: ottima per scaldare pezzi grossi. Nel 1929  il mio babbo sposò mia madre. Seguirono anni dolorosi, in cui per molte traversie morirono i miei nonni e alcuni miei zii. Rimasti soltanto mio padre e suo fratello nella Rameria si rallentò il lavoro. Però il mio babbo non si dette per vinto e continuò con il sostegno di mia madre a battere il rame. Durante la Seconda Guerra Mondiale, mio padre fu preso dai Fascisti e portato in giro per la Toscana a fare la "raccolta del rame per la Patria", perché in Italia non avevamo più miniere di rame e questo metallo era necessario per fare i proiettili.Ricordo che, quando tornava a casa, diceva: "Ogni colpo dato alla brocca, al paiolo é come un colpo al mio cuore" Mio fratello Bernardo è nato nel 1930, io nel 1936 e con mio fratello più grande eravamo sempre in bottega.Non avendo più rame disponibile, facevamo gli stagnini.A 4 anni io ero addetto a far girare la forgia a pedale. Facevamo la stagnatura delle pentole per gli alberghi di Chianciano. Poi anche questo lavoro diminuì, perché le pentole in rame venivano sostituite da quelle in alluminio. Mio fratello andò a Firenze a fare il trasportatore e poi l'idraulico. Io rimasi con mio padre e si fece un po' di tutto: gli stagnini, gli elettricisti, gli idraulici; facevamo anche la zincatura delle casse da morto! Al ritorno dal servizio militare, aprii una piccola azienda di idraulica. Visto che il rame era nuovamente disponibile, mio padre riprese a fare il ramaio, e la sera mi chiedeva spesso di aiutarlo, perché aveva molti clienti, italiani e stranieri. Nella mia attività mi capitò di fare molti lavori in rame: coperture di tetti per chiese e banche, fontane, cornici e boccalupi per ville della zona, cappe per ristoranti. La fama della nostra Rameria continuò a crescere, e attirò anche dei giornalisti. Mi colpì la risposta che mio padre dette alla loro domanda: "Quando Beppe smetterà, chi continuerà?" Mio padre rispose: "Spero che mio figlio Cesare possa lasciare i suoi operai e tornare a battere il rame, come gli ho insegnato." Questo mi fece riflettere su quanto era forte il mio amore per il rame, per la bellezza di creare, modellare, cesellare. Insieme a mia moglie, promisi quindi a mio padre che avremmo continuato la tradizione di famiglia. Nel 1982 mio padre morì, ma noi aprimmo una piccola Bottega del Rame per i clienti italiani e per i turisti: è stato un successo! Le richieste per i nostri prodotti artigianali di altissima qualità aumentarono, e dopo qualche anno io decisi di lasciare la mia azienda ai miei operai, e tornai a dedicarmi esclusivamente alla lavorazione del rame. Sono felice di averlo fatto, perché fare ciò che si ama fare, lavorando con passione e serietà, dà una grande soddisfazione: si vive sereni e si crea intorno a noi un grande amore, la dimensione vera della propria vita.-
Oggi chi passa da Montepulciano può ammirare queste preziosità in una stanza che Cesare ha adibito a museo del rame. Sono opere di notevole valore artistico, catalogate in riviste di settore. Un piccolo mondo antico che permette di scoprire il genio artistico di Cesare e la sua sana personalità impregnata di sani valori e purezza di cuore.  

mercoledì 13 giugno 2012

SANT'AGNESE DI MONTEPULCIANO E CHIANCIANO TERME: RIPARTIAMO DAL TURISMO RELIGIOSO?


Su Il Sole -24 ore si é letto un articolo poco confortante: "Chianciano Terme grandi saldi di fine stagione".  Si legge -A Chianciano Terme si svende tutto: hotel, ristoranti, case, negozi. Un'intera città è sull'orlo dell'insolvenza. Un albergo in asta giudiziaria te lo tirano dietro a 300 euro al metro quadrato, meno del prezzo di un rudere in una sperduta località di campagna, ma di acquirenti nemmeno l'ombra. Così gli edifici si ammalano, la cittadina vivace d'un tempo si svuota. L'asse viario principale, che conduce a Piazza Italia, e le vie intorno sono un cimitero di "vendesi" e "affittasi", di alberghi malamente ristrutturati in appartamenti rimasti invenduti, di saracinesche abbassate, finestre sbarrate, serrande sgangherate. C'era una volta un cinema: chiuso anche quello. Vuoti i bar, rari i passanti. Il paese non offre svaghi. Il consiglio comunale ha deliberato lo stato di crisi chiedendo aiuto al governo, ma gli ammortizzatori sociali per i distretti industriali sono esclusi dalla legge. Il declino è cominciato nel 1992, con la soppressione del congedo straordinario per motivi di salute che permetteva ai lavoratori dipendenti di usufruire delle cure termali, con spese a carico dello Stato, senza intaccare i giorni di ferie. Poi, nel 2008, è arrivata la recessione ed è stata la mazzata definitiva. Il tracollo dell'economia locale ha subito un'accelerazione. Le presenze per terapie idrocliniche (con acque minerali) sono passate da 500mila a 255mila al giorno. Le strutture ricettive erano 332 nel 1992 e sono scese a 189 nel 2010. "Oggi sono meno di 150",  sostiene Simonetta Mencarelli, presidente dell'Associazione albergatori. "Prima Chianciano rappresentava un terzo della ricettività di tutta la provincia di Siena, oggi appena un decimo", dice Daniele Barbetti, consigliere dell'associazione e azionista del Grand Hotel Ambasciatori. Gli occupati diretti sono scesi a mille, tutti stagionali. Vent'anni fa erano il doppio. La città della salute è diventata una città fantasma, frequentata solo da anziani e in numero sempre più esiguo. La società di gestione delle terme sopravvive grazie al Monte dei Paschi, suo principale azionista, che ne ripiana le perdite. "Altrimenti porteremmo i libri in Tribunale", ammette il presidente delle Terme di Chianciano, Sirio Bussolotti, ex consigliere regionale del Pd. Prosegue la Mencarelli: "Nel giugno 2010 e nel novembre 2011 abbiamo chiesto al Comune la revisione dei valori catastali degli immobili ai fini dell'Ici. Ora l'Imu ci farà saltare tutti. Il mio albergo ha 200 posti letto. Di solito in questo periodo riuscivo a occuparne 130. Adesso non ho neanche 50 ospiti". E va ancora bene perché siamo in giugno. Ad agosto scadranno le rate di mutuo e, se gli incassi non aumenteranno, scatteranno i pignoramenti. La disperazione ha spinto proprio ieri un ristoratore al suicidio. Per motivi economici, ha lasciato scritto. La banca gli chiedeva di rientrare ed era in attesa di una cartella esattoriale da Equitalia.”-
Queste acque termali così benefiche sembrano essere cadute in disuso come avvenne in epoche passate.  Il Bagno di S. Agnese come si chiamò per sei secoli pare abbia bisogno di un aiuto "divino"  per interecessione della sua Santa patrona come avvenne nel 1787 quando versando in precarie condizioni si stette in forse se si dovesse restaurare o abbandonare del tutto. Chi propose che il Bagno dovesse conservarsi e resataurarsi fu lo studioso Domenico Battini, chi decise fu il Granduca Pietro Leopoldo di Toscana  e chi ispirò la decisione, ai più piace pensare, sia stata Sant'Agnese di Montepulciano che nel lontano 1316 aveva fatto scaturire alle Terme di Chianciano una nuova polla dalle chiare virtù benefiche.  Potremo iniziare ad invocarla dato che a Chianciano Terme  il ricordo del passaggio di questa Santa é stato pressocché dimenticato e volutamente rimosso dai primi del 1900.

lunedì 11 giugno 2012

MONTEPULCIANO ACCOGLIE LA CINA

MONTEPULCIANO ACCOGLIE LA CINA

La regione Toscana apre alla Cina con il progetto "Italy Symposium" e favorisce l'incontro di aziende del
turismo  tra il Paese dei Mandarini  e il  Paese del Sole. I delegati cinesi hanno fatto tappa anche
a Montepulciano accolti sulla musica della Divin Orchestra, l'unica nel mondo che produce musica
con l'ausilio di strumenti ed utensili vinicoli. Tra degustazioni di vino e di specialità tipiche
toscane  la delegazione ha potuto ammirare anche le nostre bellezze architettoniche ed
artistiche.  La Cina del resto é una priorità per l' Italia. Per il consigliere per l’internazionalizzazione
del ministro Corrado Passera, Riccardo Monti, «  In Italia dobbiamo avere più Cina. Bisogna
recuperare l’enorme ritardo tra Italia e Cina, soprattutto in tema di investimenti reciproci.
Negli ultimi quindici anni la Cina è stato il più grande attrattore di capitali, ma negli ultimi
anni sta diventando anche un grande esportatore di investimenti, forte di una massa di
ricchezza che viene destinata sempre più a investimenti produttivi e non solo finanziari».
Sono attualmente quasi 100, precisa Invitalia, le imprese italiane controllate o partecipate
da capitali cinesi, con un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro e 5.000 dipendenti.
Non resta dunque che dirgli 再见 zài jiàn (letter. ancora vedersi, arrivederci, ciao, alla prossima) 
e nel frattempo visitare la mostra " Il drago e la farfalla" che si inaughererà in fortezza e  vedrà
esporre tre artisti cinesi, il grande Qi Baishi, pittore paragonabile – nell’ambito della cultura
occidentale – a Pablo Picasso , Zhang Jin e Xu Shihu.

sabato 9 giugno 2012

INFIORATA A MONTEPULCIANO


L'infiorata consistente nel realizzare tappeti colorati per mezzo dei fiori in occasione principalmente della festività del Corpus Domini. Roma, nella prima metà del XVII secolo,  ha dato origine a questa tradizione floreale in occasione della festa barocca tanto cara a Gian Lorenzo Bernini ed ai suoi collaboratori. La prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 a Genzano. Numerose oggi sono le località che si occupano di quest' "arte" oltre che nell'Italia centrale, con i Castelli Romani e Orvieto in prima linea, anche all'estero. In Giappone si reliazzano infiorate bellissime ma prive di un legame con le festività religiose. Un posto a parte invece merita la città di Orotava nelle Isole Canarie dove al posto dei petali di fiori vengono usate erbe colorate. A Montepulciano, grazie al Gruppo Scout e alla Parrocchia di S. Agnese, come a Camaiore il tappeto di fiori viene sostituito con un tappeto di segatura colorata. Tutti gli anni il disegno espresso sul tappeto cambia, cercando dei collegamenti con speciali legami con la dottrina della fede.  Chissà quest'anno cosa rappresenterà?

giovedì 7 giugno 2012

ARCHEO JUNIOR ANCHE A MONTEPULCIANO?

A Cortona dal 23al 25 luglio 2012, dalle 10.00 alle 17.00 in Piazza Signorelli si svolgerà ARCHEO JUNIOR attività ludico-didattica per bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni.  Questa esperienza didattica si colloca all'interno delle Notti dell'Archeologia che da alcuni anni vengono proposte nella cittadina etrusca e registra la partecipazione di molti bambini e ragazzini. Il costo da sostenero inoltre per ogni piccolo é veramente irrisorio  (€ 12 al giorno, € 30 tre giorni). Perché non propore questa attività anche a Montepulciano cordinata da un gruppo come la Società Storica Poliziana che in questi ultimi anni ha mostrato in modo eccellente i volti più belli della Perla del '500 che spesso rimangono nascosti agli occhi dei più.

mercoledì 6 giugno 2012

BRAVIO DELLE BOTTI 2012 AL CARAVAGGIO

Il Comune di Montepulciano individua con pubblico concorso l'autore del panno del Bravio delle Botti per la corsa del 2012 e fissa il tema del panno  dedicandolo al Caravaggio. Il Comune precede quindi il parere concorde dei critici d'arte che ha visto grandi studiosi a confronto riunirsi a Montepulciano  sulle nuove ipotesi attributive che vogliono sia del Merisi un ritratto recentemente restaurato e conservato nel Museo Civico di Montepulciano. Sebbene gli studi sull'opera siano ancora agli inizi tutto fa supporre che il ritratto conservato a Montepulciano sia attribuibile al grande Caravaggio. Chi vivrà saprà! 

martedì 5 giugno 2012

SI PUO' DARE DI PIU'!

"Adotta una scuola"  é un’iniziativa dell’Usr Emilia Romagna per mettere in contatto le scuole coinvolte dal sisma e coloro che vogliono proporre un aiuto concreto.Viste le numerose richieste pervenute da scuole e associazioni di tutta Italia per portare un concreto aiuto alle scuole colpite dal sisma, l’Usr Emilia-Romagna ha deciso di attivare un indirizzo di posta elettronica per ricevere tutte le proposte di solidarietà (finanziamenti, ospitalità, gemellaggi, borse di studio).All’indirizzo adottaunascuola@istruzioneer.it potranno, dunque, essere rivolte tutte le richieste da parte di chi è interessato a sostenere le scuole del cratere (oltre 200 istituti scolastici lesionati, di cui 121 totalmente inagibili).Contestualmente, nello spazio dedicato al sisma della home del sito dell’Ufficio Scolastico www.istruzioneer.it, verranno raccolte le proposte di solidarietà che saranno inoltrate alle scuole, creando un canale effettivo di comunicazione. Lodevole intanto l'iniziativa del Cordinamento Auser di Montepulciano in comunione con l'Auser Provinciale, i Licei Poliziani ed altre Associazioni locali di promuovere l'acquisto di parmigiano reggiano.parmigiano-reggiano450

AD ASCIANELLO MONUMENTO IN MEMORIA DI CHI E' DECEDUTO DI MORTE VIOLENTA

Ad Ascianello domenica 10 giugno in mattinata alla presenza delle autorità cittadine e religiose verrà inaugurato un monumento in memoria delle vittime di morte violenta. L'iniziativa è stata promossa da un Comitato di cittadini che da alcuni anni si sta adoperando per questa piccola comunità riunita intorno alla sua chiesa parrocchiale dedicata a San Vincenzo e Sant'Anastasio. Una comunità semplice ma attiva come attestano le  antiche cronache. Il 5 febbraio 1583 il visitatore apostolico Mons Angelo Peruzzi visitò la chiesa e gli fu riferito dall'allora rettore della chiesa Vincenzo Paganucci che tutti gli abitanti di Ascianello erano comunicati e di condotta morale e civile buona. Pur essendo una comunità piccola era molto operosa e pia: Don Vincenzo aveva una rendita di 200 staia di grano e l'onere della tassa agli studi di giovani poliziani poveri e la Società detta di Sant'Antonio da Padova era molto pia, operosa e generosa verso le ragazze da marito ed i poveri (ogni volta che una giovane prendeva marito la Società le dava 4 o 6 fiorini in dote). La manifestazione di domencia comincerà alle 8.30 con la fanfara dei Bersaglieri; alla 9.00 S. E. Mons. Rodolfo Cetoloni celebrerà la Santa Messa e alle 10.30 sarà scoperto il monumento e collocato fra la chiesa e il cimitero.  Voglio leggere l'iniziativa come una forma per i familiari di memoria visibile di tutti coloro che sono trapassati in modo violento ed inaspettato, anche se, a mio avviso, il ricordo maggiore, quello vero, rimane nei cuori dei propri cari e di coloro che hanno trascorso un pezzo di vita insieme a loro.



sabato 2 giugno 2012

CHE FINE HA FATTO IL MERCATO DI BERTOLDO?

A  Chiusi, nei pressi della stazione, ogni secondo sabato del mese si avrà il "mercatale" di prodotti a chilometro zero. E' stato inaugurato ieri 2 giugno e si inserisce  nella consolidata esperienza  del centro commerciale naturale. Il Mercatale é un'occasione di rilancio dell'agricoltura e dell'artigianato locale. Sono quindici i produttori locali che espongono con le loro tipicità, con banchetti uguali e grembiuli identici, di color verde.  Sono stati selezionati tramite un bando del Comune, secondo criteri di legame con il territorio e di completamento di un paniere, in modo che i consumatori possano trovare qui tutto ciò che cercano per la spesa: dalla verdura alla carne, dal miele al pesce.
Ma a Montepulciano che fine ha fatto il Mercato di Bertoldo?  Certo l'ubicazione nei pressi dell'Oliviera non é delle migliori per il turista di passaggio o per chi non é pratico del paese! Pe' ripiglià' il piolo bisognerebbe cambiare collocazione e dargli, come a Chiusi,  una parvenza di continuità estetica  giocando, perchè no,  anche con il nome Bertoldo e l'epoca in cui era vissuto. L'assessore Franco Rossi, ospite ieri al Mercatale di Chiusi, fucina di idee originali e carine, saparà suicuramente come fare.