Lettori fissi

sabato 24 novembre 2012

DAL LIBANO A MONTEPULCIANO IL METROPOLITA MELCHITA DI TIRO S.E. MONS. GEORGES BACOUNI



Dal Libano il Metropolita Greco-Cattolico di Tiro S. E. Mons. GEORGES BACOUNI é in visita a Montepulciano nella Parrocchia di Santa Maria delle Grazie dove opera eccellentemente un giovane e carismatico sacerdote melchita Nadim Haddad. Il Metropolita sarà presente nel nostro territorio per un’intera settimana illustrandoci anche cosa significhi essere oggi cristiani nel Vicino Oriente tra Sinodo e “primavere arabe”. La Chiesa cattolica greco melchita è una Chiesa cattolica sui iuris di rito bizantino. Conta circa 1.200.000 fedeli ed è guidata dal  Patriarcato di Antiochia dei Melchiti. I melchiti seguono le varianti greche del rito bizantino circa la guida, la teologia e la spiritualità. Per questo sono anche detti "Cattolici orientali", "Cattolici bizantini" o "Greco cattolici".Con il termine melchita si designano in particolare i cristiani di rito bizantino, cattolici così come ortodossi, dei patriarcati di Alessandria, di Antiochia e di Gerusalemme. Oggi, nell'uso comune, il termine «melchita» è attribuito ai soli cattolici di rito bizantino e di lingua araba, dovunque risiedano. La liturgia in uso presso i melchiti segue il rito bizantino, caratteristico della maggior parte dei cristiani orientali. Esso fu codificato e sistematizzato da San Giovanni Crisostomo ed è rimasto pressoché invariato dai secoli VI-VII sec. Oggi la maggioranza dei melchiti è diffusa tra Siria e Libano e, in quest'ultimo, rappresentano la seconda comunità cristiana dopo i maroniti.
In un intervento fatto a Radio Vaticano nel 2010 il Metropolita Bacouni illustrò i nuovi movimenti ecclesiali del Vicino Oriente come una profonda ricchezza: “È vero che i genitori sono i primi catechisti, con il sostegno delle scuole e delle parrocchie,ma a seguito del Vaticano II una nuova iniziativa riguardante il catechismo è emersa dai Nuovi Movimenti Ecclesiali, con la benedizione e l’incoraggiamento degli ultimi Pontefici. È importante che oggi la Chiesa d’Oriente impari dal loro successo e tragga beneficio dalla loro iniziativa. La maggior parte di questi movimenti ecclesiali segue un determinato approccio al catechismo e intendo riferirmi a uno di questi - le comunità Spada dello Spirito, all’interno del movimento di Rinnovamento nello Spirito - per illustrarne la pedagogia. Essa si modella sulla pedagogia catechetica del Signore con i discepoli sulla via di Emmaus. Non è semplicemente mirata all’educazione della mente, piuttosto a portare il fedele a un rapporto personale con Gesù, a una riscoperta della propria vocazione e missione e a una più profonda comunione con la Chiesa. È una pedagogia che si rivolge a quei cristiani che, come i discepoli di Emmaus, sono stati educati alla fede cristiana, ma che hanno perso la speranza e “i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo”. Poiché molti di questi cristiani non vengono in chiesa, i membri del movimento vanno da loro e camminano con loro lungo la via come ha fatto il Signore, li ascoltano, li ri-evangelizzano e li portano alla comunione con il Signore e al desiderio della comunità. Una volta che i loro occhi si sono aperti essi decidono di rimanere - o tornare - al proprio paese e alla propria chiesa e diventare nuovi missionari. Ma affinché questa conversione duri, essi vengono invitati a una vita di comunità, in cui ricevono ulteriore insegnamento e amicizia per divenire testimoni e perfino martiri, per il potere dello Spirito Santo  e attraverso una vita di adorazione e preghiera. Ciò che possiamo affermare e osservare tra questi nuovi movimenti non è soltanto una nuova vitalità nei confronti della preghiera e dell’evangelizzazione, ma, ancor più importante, una capacità di ispirare un gran numero di uomini e donne, giovani e non, a restare nei propri paesi come missionari, e a servire le Chiese locali con zelo e obbedienza. È quindi cruciale - perfino vitale - che vescovi e presbiteri comprendano che questi nuovi movimenti ecclesiali stanno operando nella Chiesa e per la Chiesa, e che il loro contributo non rappresenta una minaccia, bensì un arricchimento all’impegno della Chiesa nel catechizzare i fedeli e preservare la presenza cristiana nel Medio Oriente. Per questo motivo occorre in particolare che i vescovi sostengano e promuovano tali iniziative e, all’occorrenza, offrano a questi nuovi movimenti ecclesiali l’aiuto teologico e spirituale che a loro manca.
I discepoli di Emmaus sono tornati pieni di speranza, la speranza su cui si è fondata la Chiesa. Possiamo anche noi tornare alle nostre situazioni locali pieni di speranza in questa stagione in cui lo Spirito è all’opera in modo nuovo per rinnovare la Chiesa - come è stato descritto dal nostro amato Papa Benedetto nel suo saggio sul Locus dei Movimenti Ecclesiali nella Chiesa oltre 12 anni fa - e nella sua profetica convocazione di questo sinodo speciale. Cristo è lo stesso ieri, oggi e per sempre!”

venerdì 23 novembre 2012

NON TI BUTTO, TI BARATTO!



NON TI BUTTO, TI BARATTO!
La Settimana Europea del Baratto giunge alla IV° edizione. Si è aperta il 19 e terminerà il 25 novembre 2012. In economia il baratto è un'operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici senza uso di moneta. Nel tempo in cui viviamo assume un importante valore educativo in quanto forma di circolazione o riciclo sostenibile di beni ed oggetti. Anche a Montepulciano sbarca la settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Sabato 24 novembre  sarà una giornata dedicata la riuso e al baratto per contrastare gli effetti del consumismo sfrenato. Nello Spazio Creativo Mattatoio n. 5, Ex Macelli, a partire dalle ore 11.00 ci sarà l’iniziativa “non ti butto, ti baratto” permettendo a chi parteciperà di svuotare le soffitte, alle ore 15.00 saranno allestiti dei laboratori creativi per bambini atti a sviluppare la fantasia e dare nuova vita ai materiali riciclandoli, alle ore 18.00 sarà promosso il progetto The Commitments: la riduzione dei rifiuti al Live Rock Festival 2012, e alle ore 23.00 Trane Painting di Paolo Parisi: live performance di  pittura e musica come messaggio ecologico dell’arte. Il baratto del resto é la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, e dunque, da considerarsi anteriore alle forme di scambio monetario anche se queste antiche società operavano maggiormente secondo il principio dell'economia del dono e del debito e in esse lo scambio avveniva solo tra soggetti estranei e, a volte, anche nemici. Nel baratto, il valore dei beni oggetto dello scambio viene considerato sostanzialmente equivalente fra le parti e si basa sulla considerazione qualitativa e quantitativa delle merci scambiate, secondo un preciso accordo tra le parti, punto di incontro tra domanda ed offerta. Esiste inoltre un baratto semplice, o baratto diretto, quando entrambe le parti desiderano procurarsi il bene o il servizio che ricevono in cambio del bene o del servizio ceduto, e baratto multiplo, o baratto indiretto, quando un soggetto cede un bene o un servizio ricevendone in cambio un altro bene o servizio che non desidera avere, ma che scambia per ottenere quanto desiderato. In questo ultimo caso il bene ottenuto nello scambio è desiderato per il suo valore di scambio e non per il suo valore d’uso. Una forma speciale di baratto, è costituita dallo scambio di appartamenti nei periodi estivi e di vacanza, e dalle Reti di ospitalità mondiali: Associazioni sorte negli ultimi anni, che offrono alloggio e pernottamento gratuito ai soci, o membri delle stesse. Per esempio in questa settimana alcuni dei bed and breakfast italiani affiliati al portale www.bed-and-breakfast.it aderiscono all'iniziativa barattando il soggiorno in cambio di beni o servizi  (www.settimanadelbaratto.it). Anche su internet ritroviamo portali o forum dedicati al baratto, molti dei quali gratuiti, che offrono un servizio di scambio tra gli utenti e si ripropongono di diffondere lo spirito di tale modalità economica. Su internet il baratto è chiamato swapping  in cui singoli o gruppi di persone si spediscono beni e oggetti di valore comparabile, su base fiduciaria, possibilmente senza cadere nello swapping, una partecipazione scorretta. Il barter è invece una pratica commerciale praticata tra imprese per lo scambio multilaterale di beni o servizi in compensazione. Si differenzia dal baratto poiché non è un puro scambio di merci bilaterale, ma un circuito gestito e regolato da un mediatore in cui molteplici imprese ad esso associate comprano beni e servizi disponibili nel circuito assumendo un debito, che non produce interessi, nei confronti del mediatore che compenseranno successivamente con la vendita di beni e servizi propri. Buon baratto a tutti!