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domenica 24 giugno 2018

LA TRADIZIONE POPOLARE DELL’ACQUA DI SAN GIOVANNI


LA TRADIZIONE POPOLARE DELL’ACQUA  DI SAN GIOVANNI  
San Giovanni Battista è considerato l’ultimo profeta. Annunciò Cristo già nel seno materno esultando davanti a Maria in visita alla cugina Elisabetta. Definito da Gesù “il più grande tra i nati da donna” è uno dei santi più venerati nel mondo  e molte città e paesi portato questo nome. La Chiesa lo venera nelle due date della sua nascita, il 24 giugno, e il 29 agosto nel giorno della sua decapitazione. La mano del Signore stava con lui. Asceta di grande rigore ed uomo di forte parola fu il precursore di Gesù: “Giovanni camminerà davanti al Signore con lo spirito di Elia, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e per preparargli un popolo ben disposto” (Lc 1,17) Tra il 23 e il 24 giugno è celebrata la notte di San Giovanni. Sin dall’antichità è stata considerata una notte particolare: quella che segue il solstizio d’estate quando il sole è al suo apice ed imprime forza e vigore alla natura e alle sue creature. Gli antichi credevano che questa notte fosse particolarmente magica perché cadeva ciò che loro chiamavano la rugiada degli dei. Il solstizio d’estate veniva dunque concepito come la porta attraverso la quale gli dei facevano passare i nuovi nati sotto forma di rugiada.
La ricorrenza di San Giovanni Battista si colloca dopo il solstizio proprio alle porte della nuova stagione, dove la natura è all’apice del suo vigore. La leggenda narra che durante questa notte il sole, rappresentato come fuoco, sposi la luna, rappresentata come acqua, e da questa loro unione le piante e i fiori vengono influenzati da una particolare forza. La tradizione popolare ci suggerisce di incanalare questo nuovo vigore per non incorrere in eventi avversi, soprattutto riferiti alle coltivazioni e di conseguenza ai raccolti e ci indica nella preparazione dell’acqua di San Giovanni lo strumento per orientare e godere a pieno di questa nuova forza. necessario Si deve raccogliere, durante la vigilia della notte del 24 giugno, una misticanza di erbe aromatiche e fiori. L'insieme si deposita dentro un contenitore colmo d’acqua sotto il cielo stellato. Durante la notte cade copiosa la rugiada di San Giovanni  e dà forza e vigore a quell’acqua che di buon mattino può essere bevuta ed utilizzata per bagnarsi. Non conoscevo questa tradizione popolare ma grazie all'amica Rossana ed un suo post su facebook mi sono documentata ed ho potuto apprendere quanto sia ancora radicata tra la gente.