Lettori fissi

martedì 23 ottobre 2012

A SPASSO CON L'AMICO A QUATTRO ZAMPE



Mantenere il suolo pubblico o di pubblico accesso è una priorità non solo delle Amministrazioni Comunali, ma anche dei cittadini. E' di ieri la notizia che a Chianciano Terme, in una strada recentemente messa a nuovo, un gruppo di cittadini ha voluto esprimere che tenerla pulita non è solo compito pubblico ma anche privato attaccando alle inferiate di tutti i condomini della via dei cartelli dove vengono invitati i cittadini possessori di cani a raccogliere le loro deiezioni. Lo stesso Regolamento di Polizia Locale del Comune di Chianciano Terme all'articolo 24 dichiara: "Tutti gli animali da compagnia debbono essere tenuti mettendo a loro disposizione un sufficiente spazio vitale nel resede della casa e non debbono arrecare disturbo al vicinato. È vietato tenere animali da compagnia sul terrazzo o altri luoghi elevati da cui possono cadere liquami, deiezioni, acque di lavaggio, su altre proprietà, o qualora creino disturbo anche sonoro al vicinato. I detentori di detti animali debbono provvedere all'immediato allontanamento di feci, avanzi di cibi ecc. in modo da evitare la loro fermentazione o sviluppo di cattivi odori o diffusione di malattie. Nel centro abitato numerose sono le zone di verde pubblico che richiedono una cura costante e particolare al fine di rendere un'ottima immagine del centro termale. È pertanto vietato condurre cani a passeggio nelle aiuole, giardini e nel verde pubblico. In tutti i luoghi (strade, marciapiedi, pedonali, ecc.) i conduttori dei cani dovranno provvedere alla raccolta di eventuali escrementi dei loro animali e pertanto dovranno essere dotati di strumenti idonei alla raccolta stessa". Si è espressa positivamente il Sindaco Gabriella Ferranti sull’iniziativa di questi cittadini che ha dimostrato chiara volontà a mantenere la cittadina termale pulita ed accogliente. 
A Montepulciano invece numerose sono le strade, soprattutto per il corso cittadino, che  presentano questo problema e non è inconsueto vedere, passeggiando, i proprietari di questi animali, anche di piccola taglia, lasciare gli escrementi lì dove il loro amico animale li ha fatti. In alcune vie si trovano perfino davanti ai portoni di casa. Molti cittadini ubicati in queste strade, soprattutto in prossimità della Piazza Grande, nostro più bel gioiello, sono veramente stanchi di trovare un giorno sì e l’altro ancora questi doni davanti alle loro porte ed attendono di trovarli in flagrante. A Porta di Bacco o a Porta al Prato come dicono i più acculturati, è posizionato un contenitore di sacchetti e guanti, ma da anni perennemente sprovvisto del materiale. E’ chiaro che non si può fare di tutta un’erba un fascio: ci sono molti proprietari di cani che sanno molto bene cosa comporta tenere un animale e lo stesso rispetto che prestano al proprio animale lo riversano anche per i beni comuni della collettività, ma fa specie riconoscere tra questi soggetti inadempienti coloro che dovrebbero essere i "primi" a dover dare l’esempio!

domenica 14 ottobre 2012

I LAICI DOMENICANI DI MONTEPULCIANO, NELL’ANNO DELLA FEDE, VALORIZZANO IL SANTO ROSARIO



Ammirando in Cattedrale a Montepulciano l’Annunciazione in legno policromo di Francesco di Valdambrino Domenico scelta come immagine dicoesana per l’anno della fede ho ripensato alla laude duecentesca Ave Novela Femmina. Il canto per eccellenza dei Servi di Maria, ignoto a tutti i repertori, conservato in un codice miniato del convento di Santa Maria dei Servi a Siena e risalente all’anno 1271. “Ave”, nel Vangelo, è la prima parola rivolta a Maria. Il saluto dell’angelo diventano da subito, ben più di un saluto; é evocazione evangelica, riferimento biblico, punto di partenza di ogni sana devozione, unica radice della pietà. “Novella” è la parola più tipica delle Laudi duecentesche che si esprimono nella lingua italiana, è proprio questa: novella, nuova. I laudesi vegliavano nella notte ritmando il canto con il loro aggettivo più ricorrente: laude novella, sia cantata all’alta donna incoronata. “Femina” nel latino medioevale che ormai è l’eco del nascente italiano restituisce un’altra parola tipica della devozione mariana del Duecento: donna. La parola “femina” accentua quindi l’idea di maternità.
Ave, novella donna/gloriosa madre/che per miracolo nuovo/porti il tuo Dio./SALVE, REGINA
Fanciulla gravida/di semi di cielo/al calice lo disseti/della tua tenerezza/MADRE DI MISERICORDIA
Sposa di Dio/signora dei cieli/regina dei re,/luminosa e serena./VITA E SPERANZA NOSTRA
Rosso roseto/vergine in fiore/intreccio agli amanti/e vena d’amore./PREGA PER I TUOI SERVI
Commento alla legge/sapienza di Dio/al mondo porti/soccorso di salvezza./SALVE, REGINA
Col ramo sostieni/con la fronda proteggi/o rosa, o candido giglio,/dimora della Potenza./MADRE DI MISERICORDIA
Per te, finestra del cielo,/dal Padre discese/al mondo il Figlio/di carne vestito./VITA E SPERANZA NOSTRA
Tu mediatrice/mano destra di Dio/vergine che natura stupisci/per nuova generazione./PREGA PER I TUOI SERVI
Aquila grande/sei o fanciulla/alle nostre crudeli guerre/verde ramo di pace./SALVE, REGINA
Luce divina/culla di bellezza/generi l’immenso che ti genera/fiore di cedro, lucente stella di Giacobbe./MADRE DI MISERICORDIA
Tu schiacci il tremendo serpente/del servo cancelli i capi d’accusa/lucerna luminosa/a chi non vede./VITA E SPERANZA NOSTRA
Tu bionda agnella,/brocca di fonte celeste,/anfora generosa/all’assetato./PREGA PER I TUOI SERVI
Fiorente frutteto/tu farmaco sei/di nostra salute./SALVE, REGINA
Fra le tue braccia porti/la forza che libera/noi che oscuro/male opprime/MADRE DI MISERICORDIA
Ombrosa tenda/di Dio/incanto dei beati/sposa bella del re./VITA E SPERANZA NOSTRA
Oracolo dei profeti/stupore del popolo/tu apri per noi/le maglie della legge./PREGA PER I TUOI SERVI
Aurora del sole/costellazione della notte/piena di grazia/arca di Mosè./SALVE, REGINA
Luna bellissima/melodia celeste/tu, prediletta/musica del talamo./MADRE DI MISERICORDIA
Tu incenso, tu guida,/tu luce, tu più di Anna,/Sara, Rachele, Rebecca,/Lia, Susanna./VITA E SPERANZA NOSTRA
Tu monte, tu ponte, tu fonte,/fronda che veli le nostre rovine;/neve, vello, terra,/urna, virgulto, manna./PREGA PER I TUOI SERVI
Tu sei al navigante/nave che riporta/cauta di Salomone/l’oro da Ofir./ASCOLTA, O VERGINE, DEI TUOI SERVI,/LA NUOVA MELODIA
Tu vera serratura/del nostro rifugio/e chiave della porta,/apri ai tuoi servi il tempio della visione./GUIDA COLORO CHE SPERANO IN TE. AMEN

La laude richiama nella sua essenza alla preghiera del S. Rosario. Quest’ultima  era nata come un’usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine. Queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Nacque così l'idea di utilizzare una collana di grani, la corona, per guidare la meditazione. Ecco perché i Laici Domenicani di Montepulciano hanno ritenuto opportuno, in questo anno della fede, valorizzare la preghiera del S. Rosario. “Con il Rosario – ci esorta Papa Benedetto XVI - ci lasciamo guidare a Maria, modello di fede, nella meditazione dei misteri di Cristo, e giorno dopo giorno, siamo aiutati ad assimilare il Vangelo, così che dia forma a tutta la nostra vita”. 

mercoledì 10 ottobre 2012

BOMBA INESPLOSA



A Montepulciano e precisamente in Via di Canneto é stato ritrovato nei giorni scorsi un ordigno bellico inesploso.
A quasi novant'anni dalla prima Guerra mondiale e a sessanta dalla Seconda, in Italia ci sono ancora ordigni bellici inesplosi. Enti locali e Protezione civile preparano progetti di bonifica. Ordigni che vegliano silenziosi nelle profondità della terra o degli abissi. Le bombe inesplose, residuati dei due conflitti mondiali, rappresentano una minaccia che continua a vivere ancora oggi su tutto il territorio nazionale.
Secondo un primo esame degli artificieri a Montepulciano é una bomba da cinquantacinque chili ed è di fabbricazione tedesca. Domani giovedì 11 ottobre, in tarda mattinata, avverrà il piano di bonifica volto a disinnescare l’ordigno. Gli artificieri del Reggimento Genio Pontieri di Piacenza attiveranno il brillamento. La Prefettura di Siena ha predisposto il piano di sicurezza per tutelare l’incolumità di persone e  delle cose in stretta collaborazione con il Comune di Montepulciano, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco il Servizio 118 e l’Amministrazione Provinciale lasciando interdetto lo spazio aereo sovrastante e l’area del brillamento.
La Via di Canneto è solitamente percorsa da numerose persone che fanno footing già dalle prime ore del mattino; una via che si presta anche come pista ciclabile.  Della via di Canneto parla anche il beato Brandano  con quel suo strano modo di esprimersi a motti “Quando Canneto sarà un giardino, Montepulciano sarà poverino”. Altro che giardino, verrebbe da dire, si passeggia su una polveriera!

lunedì 8 ottobre 2012

I NONNI RICCHEZZA INSOSTITUIBILE



Ha ottenuto un ottimo consenso di pubblico la festa dei nonni in Fortezza a Montepulciano promossa dal Coordinamento Auser Comunale Poliziano e dallo stesso Comune.  La serata era incentrata sui nonni e sul ruolo sempre più centrale che essi hanno nella società all’interno delle famiglie. Numerosi i partecipanti di tutte le età e dell’intero territorio comunale allietati anche dalla Compagnia Popolare del Bruscello che ha cantato la Marcolfa  e da un gradito rinfresco a base di specialità tradizionali  preparato dalle nonne dell’Auser. Sono stati inoltre presentati e premiati i lavori degli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado del Comune che avevano partecipato al concorso “La vita con i nonni”.
Significativa è stata la lettera di un nonno inviata al nipote che aveva vinto. Del resto, come hanno ampiamente dichiarato l’Assessore ai servizi sociali Terrosi Tiziana che il Coordinatore Auser di Montepulciano Benedetto Parisi, fra le figure più significative i nonni rappresentano un punto fermo insostituibile. La relazione positiva con i nonni arricchisce la vita del bambino con l’esperienza di un amore donato ed incondizionato, che influisce profondamente su vari aspetti dello sviluppo della sua personalità e sulla capacità di apprendere. I bambini infatti necessitano, per crescere bene e sviluppare tutte le loro potenzialità, di muoversi in ambienti in cui siano amati e stimolati. Possiamo quindi parlare di “forza  emotiva” che è preceduta soltanto dal rapporto genitori-figli. La relazione con i nonni si esprime in modo pieno perché il rapporto con i nonni è spesso più rilassato rispetto a quello con i genitori. Il rapporto tra nipoti e nonni non è infatti condizionato dalle aspettative, dai giudizi e dalle paure che un genitore prova nei riguardi del proprio figlio. I genitori altresì costituiscono il ponte tra le due generazioni e sono coloro che dovrebbero dare qualità e valore a questa relazione parentale tra nonni e nipoti. Sempre più spesso però non è così: i genitori non sanno più fare i genitori, anche se non si nasce con questo ruolo ma ci si diventa con l’esperienza. Alcuni studi hanno avvalorato la tesi che i bambini che godono della presenza costante dei nonni possiedono un senso più elevato della famiglia e della sicurezza, vanno meglio a scuola dimostrando un grado di consapevolezza di sé e di maturità più elevato rispetto ai loro coetanei. Del resto la festa dei nonni cade il 2 ottobre giorno in cui la Chiesa festeggia gli angeli custodi e termine più appropriato non si poteva trovare per queste figure così amate da ogni bambino.