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domenica 14 ottobre 2012

I LAICI DOMENICANI DI MONTEPULCIANO, NELL’ANNO DELLA FEDE, VALORIZZANO IL SANTO ROSARIO



Ammirando in Cattedrale a Montepulciano l’Annunciazione in legno policromo di Francesco di Valdambrino Domenico scelta come immagine dicoesana per l’anno della fede ho ripensato alla laude duecentesca Ave Novela Femmina. Il canto per eccellenza dei Servi di Maria, ignoto a tutti i repertori, conservato in un codice miniato del convento di Santa Maria dei Servi a Siena e risalente all’anno 1271. “Ave”, nel Vangelo, è la prima parola rivolta a Maria. Il saluto dell’angelo diventano da subito, ben più di un saluto; é evocazione evangelica, riferimento biblico, punto di partenza di ogni sana devozione, unica radice della pietà. “Novella” è la parola più tipica delle Laudi duecentesche che si esprimono nella lingua italiana, è proprio questa: novella, nuova. I laudesi vegliavano nella notte ritmando il canto con il loro aggettivo più ricorrente: laude novella, sia cantata all’alta donna incoronata. “Femina” nel latino medioevale che ormai è l’eco del nascente italiano restituisce un’altra parola tipica della devozione mariana del Duecento: donna. La parola “femina” accentua quindi l’idea di maternità.
Ave, novella donna/gloriosa madre/che per miracolo nuovo/porti il tuo Dio./SALVE, REGINA
Fanciulla gravida/di semi di cielo/al calice lo disseti/della tua tenerezza/MADRE DI MISERICORDIA
Sposa di Dio/signora dei cieli/regina dei re,/luminosa e serena./VITA E SPERANZA NOSTRA
Rosso roseto/vergine in fiore/intreccio agli amanti/e vena d’amore./PREGA PER I TUOI SERVI
Commento alla legge/sapienza di Dio/al mondo porti/soccorso di salvezza./SALVE, REGINA
Col ramo sostieni/con la fronda proteggi/o rosa, o candido giglio,/dimora della Potenza./MADRE DI MISERICORDIA
Per te, finestra del cielo,/dal Padre discese/al mondo il Figlio/di carne vestito./VITA E SPERANZA NOSTRA
Tu mediatrice/mano destra di Dio/vergine che natura stupisci/per nuova generazione./PREGA PER I TUOI SERVI
Aquila grande/sei o fanciulla/alle nostre crudeli guerre/verde ramo di pace./SALVE, REGINA
Luce divina/culla di bellezza/generi l’immenso che ti genera/fiore di cedro, lucente stella di Giacobbe./MADRE DI MISERICORDIA
Tu schiacci il tremendo serpente/del servo cancelli i capi d’accusa/lucerna luminosa/a chi non vede./VITA E SPERANZA NOSTRA
Tu bionda agnella,/brocca di fonte celeste,/anfora generosa/all’assetato./PREGA PER I TUOI SERVI
Fiorente frutteto/tu farmaco sei/di nostra salute./SALVE, REGINA
Fra le tue braccia porti/la forza che libera/noi che oscuro/male opprime/MADRE DI MISERICORDIA
Ombrosa tenda/di Dio/incanto dei beati/sposa bella del re./VITA E SPERANZA NOSTRA
Oracolo dei profeti/stupore del popolo/tu apri per noi/le maglie della legge./PREGA PER I TUOI SERVI
Aurora del sole/costellazione della notte/piena di grazia/arca di Mosè./SALVE, REGINA
Luna bellissima/melodia celeste/tu, prediletta/musica del talamo./MADRE DI MISERICORDIA
Tu incenso, tu guida,/tu luce, tu più di Anna,/Sara, Rachele, Rebecca,/Lia, Susanna./VITA E SPERANZA NOSTRA
Tu monte, tu ponte, tu fonte,/fronda che veli le nostre rovine;/neve, vello, terra,/urna, virgulto, manna./PREGA PER I TUOI SERVI
Tu sei al navigante/nave che riporta/cauta di Salomone/l’oro da Ofir./ASCOLTA, O VERGINE, DEI TUOI SERVI,/LA NUOVA MELODIA
Tu vera serratura/del nostro rifugio/e chiave della porta,/apri ai tuoi servi il tempio della visione./GUIDA COLORO CHE SPERANO IN TE. AMEN

La laude richiama nella sua essenza alla preghiera del S. Rosario. Quest’ultima  era nata come un’usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine. Queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Nacque così l'idea di utilizzare una collana di grani, la corona, per guidare la meditazione. Ecco perché i Laici Domenicani di Montepulciano hanno ritenuto opportuno, in questo anno della fede, valorizzare la preghiera del S. Rosario. “Con il Rosario – ci esorta Papa Benedetto XVI - ci lasciamo guidare a Maria, modello di fede, nella meditazione dei misteri di Cristo, e giorno dopo giorno, siamo aiutati ad assimilare il Vangelo, così che dia forma a tutta la nostra vita”. 

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