Lettori fissi

martedì 23 settembre 2014

A MONTEPULCIANO SI PARLERA' DI AFFIDI FAMILIARI




                   
L’analista chimico Meri Lolini vive a Firenze ma è originaria della Maremma ed è legata a Montepulciano perché ha sposato un poliziano doc, Marco Bardelli. “Amo Montepulciano da sempre … ho fatto il mio ingresso nella Contrada di Voltaia  quando ho conosciuto Marco…. qui ho incontrato tanti nuovi amici che mi hanno trasmesso la passione per la partecipazione all'attività contradaiola e mi hanno accolto in semplicità ed amicizia  e, grazie a loro, sono entrata in sintonia con l’ambiente, con i sapori ed i profumi dei piatti della tradizione culinaria, sublimi cornici ad ogni  manifestazione poliziana”. Amo definire Meri una mamma speciale, mamma di cuore e di pancia, perché ha condiviso con Marco e suo figlio Matteo, ventuno anni fa,  l’esperienza dell’affido familiare accogliendo   Raluca, una bambina rumena, quando suo figlio aveva dieci anni. “UNA GOCCIA NEL MARE dalla casa-famiglia alla famiglia” è il racconto che  Meri ci offre del  vissuto, del vivere quotidiano in casa Bardelli dopo aver intrapreso l’ esperienza di affido. “La  storia della nostra famiglia, che io definisco come una famiglia in espansione, ho sentito il bisogno di metterla per iscritto per testimoniare l’importanza e l’urgenza dell'affido familiare”. Il libro edito da HARMAKIS ed uscito nel gennaio di quest’anno ha già conosciuto notevoli riconoscimenti soprattutto da parte dei lettori ed è stato presente a numerosi eventi: a Terni presso l’ARPA UMBRIA con il patrocinio dello stesso comune, a Cortona a Radio Incontri Valdichiana, a Montevarchi a Valdeuropa e in più occasioni a Firenze con il patrocino del Comune ed in collaborazione con il Centro Affidi. Nel libro Meri sottolinea l'importanza dell'accoglienza nei confronti dei minori che per motivi diversi sono affidati ai servizi sociali e collocati in casa-famiglia e comunità. “A questi fanciulli viene a mancare la “stampella” della continuità familiare e sono svantaggiati rispetto ai loro coetanei che vivono in famiglie dove i ruoli sia affettivi che educativi sono di facile identificazione”. Meri sostiene che il rapporto tra i genitori affidatari ed eventuali fratelli e sorelle che incontrano nella nuova famiglia deve essere basato sempre sull'accoglienza incondizionata e non deve mai trasparire  verso di loro la minima compassione. “Queste creature non devono sentire su di loro il peso ingombrante delle carenze affettive ed educative della loro famiglia di origine, ma devono avere il diritto di essere amati, cresciuti ed educati come tutti i figli con le stesse necessità perché tante,  diverse e specifiche  sono le loro personalità, sensibilità e gli avvenimenti che li hanno traditi e feriti. Per accogliere un minore in una famiglia non esiste un metodo educativo da adottare, ma sono necessari gli stessi ingredienti che si usano per i figli naturali: amore, tolleranza, comprensione e capacità di ascolto. La stessa condivisione di una linea da adottare spesso va corretta di volta in volta dato che le rigidità di comportamento e di pensiero non sono mai percorribili per le possibili problematiche che possono generare”. Nel libro Meri valuta anche i rapporti dei componenti della famiglia affidataria con il contesto sia familiare che sociale nella quale vivono, lavorano e studiano. “Ci sono molte curiosità, a volte anche banali, che scaturiscono da parte dei conoscenti, alcune domande che riguardano le motivazioni che ti hanno portato a fare questo percorso alle quali spesso rispondiamo più con i fatti che con mille parole”. Il libro di Meri si legge bene, ha un sapore familiare,  pare scritto con un inchiostro che profuma d’amore, ti riempie e ti presenta una famiglia che nella quotidianità si è resa grande. “Prima di aprire la porta di casa, bisogna aprire la porta del cuore e della testa … é necessario essere accoglienti non solo per il minore in se stesso, ma verso il suo modo di pensare e la sua cultura di origine perché spesso i bambini in affidamento non sono solo italiani e di religione cattolica … bisogna pensare con convinzione di essere cittadini del mondo per arrivare ad una piena condivisione”. L’amica Meri si augura che il suo libro possa contribuire a far aprire la strada per far crescere il numero di questa tipologia familiare. Il Comune di Montepulciano vuole orgogliosamente condividere questa esperienza di famiglia affidataria presentando il libro e la sua autrice il giorno sabato 27 settembre alle ore 17.30 nella splendida cornice del Palazzo del Capitano e chissà che anche nella nostra Montepulciano non si intraprendono affidi familiari? Ce lo auguriamo tutti.

lunedì 15 settembre 2014

ANNO GIUBILARE PER LA MADONNA DEL BUON VIAGGIO


A Montepulciano, domenica 14 settembre, nel cinquecentesco tempio di S. Biagio si é celebrato l’anno giubilare di dedicazione dell’immagine miracolosa alla Madonna del Buon Viaggio. La chiesa da pochi mesi riaperta al culto ha visto una grande partecipazione di fedeli. Il parroco don Domenico Zafarana ha voluto ricordare solennemente questa dedicazione tanta cara al cuore dei poliziani e dei numerosi devoti. Cinquanta anni fa, nel lontano 1964, Papa Paolo VI aveva voluto coronare la Vergine di questo titolo e Papa Francesco ha inviato per l’occasione mons. Sergio Pagano, Vescovo Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, per solennizzare con una celebrazione liturgica l’evento. Così scriveva Paolo VI al Vescovo di Montepulciano: “Vergine santa e Madre nostra dolcissima, che invochiamo col nome di "Madonna del buon viaggio", noi ci affidiamo a te nel momento di affrontare la strada.Tu conosci i pericoli cui andiamo incontro, le trepidazioni del percorso, le consolazioni del ritorno. Sii tu dunque sempre la nostra guida, il nostro sostegno, il nostro conforto. Anche tu nei giorni di tua vita terrena,provasti i disagi di lunghi viaggi, nelle contrade di Palestina, nelle lande assolate d'Egitto, mossa soltanto da volere di Dio, fiduciosamente in Lui raccolta con la tua fede e il tuo amore. Fa' che possiamo seguire il tuo esempio luminoso, affinché il nostro viaggio si compia nella serenità e nell'ordine, sia sicuro e tranquillo, preservato dai pericoli dell'anima e del corpo. Tienici per mano, come una madre fa' coi suoi figlioli: assistici  quando il duro lavoro trascina lungo le strade in un servizio faticoso e monotono: guidaci anche nello svago turistico, affinché sia per noi arricchimento di doti umane, sollievo dello spirito, incoraggiamento a novello vigore. E poiché la nostra vita è un viaggio verso il cielo, dirigi i nostri passi nella via della pace, e portaci un giorno alla meta finale desiderata, ove, a te uniti, con te gioiremo della gioia di Dio, dolce Madre nostra, Madonna del buon viaggio. Con Cristo tuo Figlio e Signore nostro. Amen.”Il Prefetto Pagano é arrivato a Quercialpino nella prima mattinata ed è stato scortato a Montepulciano da un nutrito gruppo di motociclisti diocesani che con le loro insegne hanno accompagnato l’alto prelato. Ad attenderlo oltre al Parroco ed ai numerosi fedeli,  molti contradaioli della Contrada delle Coste, la Compagnia di S. Biagio e  i responsabili della Giostra del Saracino con i loro labari. A conclusione della S. Messa, sotto un cielo azzurro come il manto di Maria, si  è svolta la consueta benedizione degli automezzi e delle moto. La giornata si è conclusa con un momento conviviale molto partecipato in un noto ristorante di Montepulciano.