Lettori fissi

lunedì 28 agosto 2017

LA SEDIA IMPAGLIATA



Il babbo Franco è solito raccontare che durante la seconda guerra mondiale, sotto un’incursione degli aerei alleati, nella zona di Montepulciano caddero alcune bombe su palazzo Ricci e precisamente sulla casa accanto abitata dal fattore, dove oggi vive Mario Crociani. Da per tutto a terra vi erano pezzi di tegole rotte, mentre dalla parte di Collazzi furono scoperchiate due camere e demolito il tetto della casa Capitoni parte dell’immobile che non fu più riedificata e tale superficie venne poi adibita a terrazza. Passati alcuni giorni dal bombardamento il piccolo Franco si recò, come sua abitudine, in questa abitazione dalla generosa signora Nena che gli regalava sempre della frutta. La donna gli fece notare che in cucina, infilata in una sedia impagliata, c’era una grossa granata che, dopo aver sfondato il tetto, si era fermata in quella posizione. – È un vero miracolo che non ha colpito nessuno! – ripeteva la donna alzando le braccia al Cielo. La granata, ormai inoffensiva, rimase lì diversi giorni e i bambini di Collazzi, presi da questa novità, andavano e riandavano in quella casa per vedere l’ordigno. Solo più tardi fu trasferita sotto il muraglione del convento di San Girolamo e in quei fondi venne lasciata in compagnia di altri proiettili  inesplosi.

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