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sabato 18 agosto 2018

ITINERARI TURISTICI-TERMALI SULLE ORME DI SANT'AGNESE



Forte e profondo é il legame che lega Sant’Agnese Poliziana a Montepulciano, Proceno e Chianciano Terme. Nacque a Gracciano di Montepulciano il 28 gennaio 1268. Entrò a nove anni tra le pententi Suore del Sacco di Montepulciano e, appena quindicenne si recò a Proceno (Viterbo) dove fondò e guidò un monastero. Visse misticamente in una fervente e continua contemplazione delle cose celesti, guadagnandosi straordinari favori da Dio. Sovente fu rapita in estasi e comunicata miracolosamente, dove lei pregava sbocciavano fiori e spesso scese su di lei  la manna, un pane dolce a forma di croce. Nel 1306 tornò definitivamente a Montepulciano dove fondò, su comando di Maria Santissima, un monastero ponendolo sotto la direzione dell’Ordine Domenicano. Malata e stremata dalle continue privazioni alle quali si sottoponeva, su indicazione dei suoi superiori, nell’estate del 1316, si recò alle terme di Chianciano. Le acque termali furono impreziosite dalla sua presenza: scaturì una polla d’acqua miracolosa. Le acque termali non furono però per Agnese, al contrario a Chianciano lei si adoperò amorevolmente per gli altri. http://www.icvbc.cnr.it/bivi/schede/Toscana/montepulciano/immagini/Agnese%200.JPGTornata a Montepulciano morì il 20 aprile del 1317, lasciando incancellabili segni della sua santità e della sua potenza taumaturgica. Il suo corpo incorrotto si può venerare nel Santuario di Montepulciano dove riposa dalla morte. La festa liturgica cade il 20 aprile. S. Caterina da Siena fu una sua grandissima devota.
Chi decide di visitare queste Terre  scoprirà alcuni dei più affascinanti luoghi della Val di Chiana, della Val d’Orcia e sulla Via Francigena. Percorrendo un itinerario che si snoda tra Montepulciano, Chianciano Terme e Proceno l’ospite potrà trascorrere alcuni giorni all’insegna del relax e della tranquillità. Un itinerario dunque che unisce alla spiritualità il relax e il beneficio dei bagni e dei trattamenti termali, in omaggio ad una figura che ha legato indissolubilmente il proprio nome ai benefici delle acque curative che sgorgano dal suolo delle Terre di Siena.

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