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lunedì 10 settembre 2012

SANTA CATERINA DA SIENA E' IN VASCA A BAGNO VIGNONI





Bagno Vignoni, nel comune di San Quirico d’Orcia, è un antichissimo borgo situato nella Val d'Orcia sulla Via Francigena, tra le verdi colline toscane. Questo luogo deve la sua fama alla sorgente termale che è parte integrante della città. La particolarità di Bagno Vignoni è che l'acqua sgorgante dalla sua principale fonte termale, viene raccolta nella piazza del paese. Il borgo, quindi, non ha una vera e propria piazza, ma una grande vasca nella quale si raccoglie l'acqua della fonte, che si trova ad oltre 1000 metri sotto terra.
Nell’antica vasca termale di Bagno Vignoni da luglio fino ad ottobre 2012, è possibile ammirare “Caterina” una papier-mâché e terracotta realizzata da Carlotta Parisi.  L’agiografia cateriniana narra che la giovane Caterina fu persuasa dalla madre Lapa a recarsi a Bagno Vignoni e dedicarsi alla vita mondana per abbandonare così l’idea di abbracciare la vocazione religiosa. Sappiamo tutti che la posizione di Caterina fu irremovibile e che, per imbruttire e deturpare il suo fisico, si immergeva nell’acqua termale più calda, quella che esce a 52° centigradi!
Carlotta Parisi, la realizzatrice della papier-mâché “Caterina”, ha una evidente versatilità artistica. Le sue sculture di carta sono la sua ultima evoluzione e l’hanno vista, nel 2011, girare l’Italia con il suo Paper Cirkus e il tour del celebre trasformista Brachetti Arturo. Dal 9 settembre al 14 ottobre 2012 espone anche alla Rocca di Tentennano  insieme ad altri cinque artisti del suo calibro: Emo Formichi, Raffaella Zurlo, Enrico Paolucci e Annibale Parisi. Il suo studio-bottega è però a Montalcino dove è nata e dove, dopo gli studi editoriali svolti a Milano, è tornata a vivere dal 2004 per ideare le sue creazioni. Davanti alla sue opere è far rivivere in noi la meraviglia, immergersi in un mondo di colori e di figure di gatti e di donne rotondeggianti che richiamano alla maternità ruolo che ha assunto virtualmente anche S. Caterina da Siena dato che i suoi figli spirituali la chiamavano affettuosamente “mamma”.

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