Lettori fissi

giovedì 6 settembre 2012

SCUOLE DI PREGHIERA PER I PICCOLI


Sono terminate le vacanze estive ed é ricominciata la scuola. I piccoli si impegneranno in nuove “avventure” scolastiche ed extra-scolastiche, come i corsi di catechismo, più o meno con profitto, continuità e senso di partecipazione attiva.
Papa Giovanni Paolo II, nella lettera rivolta alle famiglie nel 1994 scriveva -Quanto importante è il bambino agli occhi di Gesù! Si potrebbe addirittura osservare che il Vangelo è profondamente permeato dalla verità sul bambino. Lo si potrebbe persino leggere nel suo insieme come il « Vangelo del bambino ». Che vuol dire infatti: « Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei cieli »? Non pone forse Gesù il bambino come modello anche per gli adulti? Nel bambino c'è qualcosa che mai può mancare in chi vuol entrare nel Regno dei cieli. Al Cielo sono destinati quanti sono semplici come i bambini, quanti come loro sono pieni di fiducioso abbandono, ricchi di bontà e puri. Questi solamente possono ritrovare in Dio un Padre, e diventare a loro volta, grazie a Gesù, altrettanti figli di Dio. –
Nei bambini sta dunque la nostra speranza per un mondo migliore. Ecco perché è importante insegnare loro a pregare ad avere fiducia nella forza della preghiera. Scrive ancora Giovanni Paolo II: - … è alla vostra preghiera, cari piccoli amici, che desidero affidare i problemi della vostra e di tutte le famiglie del mondo. E non soltanto questo: ho ancora altre intenzioni da raccomandarvi. Il Papa conta molto sulle vostre preghiere. Dobbiamo pregare insieme e molto, affinché l'umanità, formata da diversi miliardi di esseri umani, diventi sempre più la famiglia di Dio, e possa vivere nella pace. –
Pregare è infinitamente più che recitare formule imparate a memoria, assistere dall’esterno a un rito o esprimere desideri a un genio della lampada chiamato “Dio”. Pregare è entrare in comunicazione con il Mistero della vita, è la più nobile delle attività umane, per apprendere la quale occorre mettersi alla scuola dello Spirito, del Maestro interiore.
In parrocchia o nelle lezioni di catechismo, dove non lo si fa già, sarebbe opportuno dedicare del tempo a questi momenti di preghiera, magari dandogli anche una collocazione ben precisa e non relegandoli all’entrata o all’uscita della lezione. Si riveleranno delle vere e proprie scuole di preghiera, dei veri esercizi spirituali per bambini per aiutare ognuno di loro a trovare la propria via per imparare a riconoscere la voce dello Spirito. Lo stesso può essere fatto in famiglia, una volta si faceva regolarmente, perché è dalla ripetitività quotidiana che si acquista la consapevolezza e l’abitudine si radica in noi scoprendone la necessità e la bellezza.
La stessa Vergine Maria raccomanda la pratica della preghiera e la forza che questa ha su tutte le cose e le situazioni. Allora bambini, “pregate, pregate, pregate”  diventerete così “cavalieri della luce”.

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