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sabato 22 settembre 2012

MONTEPULCIANO DICE "ARRIVEDERCI A DON AZELIO MARIANI"



La Comunità di Montepulciano ieri sera, durante la celebrazione liturgica nella chiesa del Gesù delle ore 18.00, ha salutato don Azelio Mariani parroco delle tre parrocchie riunite della cittadina poliziana. C’erano veramente tutti:  i suoi affezionatissimi  collaboratori, i suoi  parrocchiani, molte persone delle Parrocchie di S. Agnese e S. Maria delle Grazie, le due Corali che, per l’occasione, hanno cantato unite, l’Arma dei Carabinieri, il Presidente del Bruscello, il Magistrato delle Contrade con gli otto Rettori,  l’Assessore Raspanti a rappresentare il Comune, il Presedente del Cantiere Internazionale d’Arte…. la Compagnia delle Opere Ecclesiastiche Riunite, la Compagnia di S. Biagio.. don Nadim, parroco delle Grazie,  don Remigio, don Pietro, don Domenico.. un gesuita di origine egiziana che studia in questi giorni a Montepulciano e tanti bambini del catechismo con le loro famiglie. Non sono mancati, al termine i saluti, i doni, gli abbracci e degli attimi per stare insieme davanti ad un piatto di pici in cripta. 
Il sacerdote visibilmente commosso, nell’esprimere il suo profondo dolore a lasciare Montepulciano dopo 38 anni di attività pastorale, ha altresì manifestato il suo consenso alla decisione del Vescovo di destinarlo a nuovo incarico a Chiusi città. Don Azelio ha ringraziato poi tutti coloro che in questi giorni, trovandolo, hanno voluto salutarlo dimostrandogli affetto, stima e rincrescimento per la sua partenza.
Ci dovremo credo abituare a non vederlo più a Montepulciano perché don Azelio era un parroco di paese. Si era soliti infatti vederlo per le scale di S. Agostino o nei negozi a discorrere con la gente. Era abitudinario di certi luoghi e alla gente passando gli veniva semplice girarsi a salutarlo o fermarsi a fare due parole. Conosceva tutti e tutto del paese: gioie, sofferenze, e, perché no, anche i pettegolezzi che spesso accompagnava con una sonora risata.
Cosa ci mancherà di Don Azelio? A me personalmente la sua voce. Canta molto bene, ha una voce molto possente e durante le processioni  è sicuramente utile e preziosissima. Inoltre, come gli dicevo ieri sera, mi piace ricordarlo insieme alla sua mamma quando, molti anni fa giovanissima lavorando come commessa a Pulcinella nella Bottega del Vignaiuolo, loro due venivano a fare due parole sulla religione, sul  tempo, sulle cose del mondo… Tutti i giorni poi si ripeteva la stessa storia: allo scoccare  del tocco di Pulcinella la mamma di don Azelio andava a casa e guai se, a volte, non era tornato! Stare con loro era piacevolissimo, d’inverno soprattutto quando le ore mi sembravano non passassero mai. A volte allora rifletto su quanto sia importante per un sacerdote la mamma e penso a quanto sia mancata a don Azelio la sua, donna intelligentissima dal temperamento molto forte, quando è venuta a mancare.
A don Azelio, che è stato anche mio professore di religione alle Scuole Medie, ieri sera ho detto “arrivederci” convinta che un giorno tornerà nella sua Montepulciano.

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